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Maignan risponde sui social agli insulti razzisti di Cagliari, la procura federale apre un’inchiesta

La procura della FIGC ha aperto un’inchiesta sugli insulti razzisti rivolti a Mike Maignan al termine di Cagliari-Milan: contatti con la Digos.
A cura di Paolo Fiorenza
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Non è rimasto privo di strascichi quanto accaduto sabato sera al termine di Cagliari-Milan, quando dopo il fischio finale del match vinto dai rossoneri per 1-0 grazie alla rete di Bennacer si è scatenato un parapiglia in campo in conseguenza degli insulti razzisti rivolti dagli spalti al portiere milanista Mike Maignan, che aveva replicato con un gesto al pari del suo compagno Tomori. La procura federale ha infatti aperto un'inchiesta per fare luce su fatti e responsabilità.

L'indagine dell'ufficio presieduto da Giuseppe Chinè è in relazione "ai cori di matrice razzista nel corso della partita Cagliari-Milan di ieri sera ed a quanto accaduto al termine della stessa, al rientro delle squadre negli spogliatoi". Proprio a questo scopo sono già in corso contatti con la Digos ed inoltre saranno acquisite le immagini della partita giocata allo stadio Unipol Domus e saranno disposte audizioni dei tesserati coinvolti.

Sabato sera peraltro non ci sono stati solo insulti di tenore razzista, ma anche lanci di oggetti da parte della curva cagliaritana nei confronti di Maignan, come si evince dal video sottostante, in cui si vedono anche i gesti di risposta da parte del portiere e di Tomori, accorso verso di lui.

Dal canto suo poi Maignan ha affidato ai social la sua replica, postando su Twitter due foto: una che lo ritrae assieme a Tomori col dito vicino all'orecchio ed un'altra di una scimmia con sigaretta in bocca, che fa il gesto dell'ombrello e mostra il dito medio. Ancora una volta una bella serata di calcio, con un match tiratissimo fino al 90′, è rovinata dal comportamento incivile di qualcuno che pensa che lo stadio sia una zona franca dove dare sfogo ai propri istinti peggiori.

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