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Lukaku è andato al Chelsea ma non dimentica: “L’Inter mi ha tolto dalla m…”

Romelu Lukaku dal ritiro della nazionale belga è tornato sul suo addio all’Inter e il ritorno a Londra nel Chelsea. Una trattativa imprevista, nata tra le esigenze del club nerazzurro di far cassa e dell’attaccante di valere il palcoscenico internazionale: “Quando sentii la terza proposta, andai da Inzaghi e gli parlai. Con la testa ero già a Londra”
A cura di Alessio Pediglieri
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Tiene ancora banco il filo che lega Romelu Lukaku e il mondo nerazzurro: dopo la tormentata quanto repentina rottura estiva tra Big Rom e la Beneamata, ogni dichiarazione o riferimento al belga e alla sua ex squadra non passano inosservate. Ferita apertissima per i tifosi nerazzurri che si sono sentiti traditi, già suturata per l'attaccante che si sente in pace per aver scelto per il giusto, dopo essersi confrontato e aver espresso le motivazioni del gesto. E ritornando, nelle ultime dichiarazioni, ad un estremo atto di riconciliazione con il mondo Inter, rendendogli un doveroso tributo.

"L'Inter mi ha tolto dalla m… L'avrei lasciata solamente per il Chelsea" ha rivelato a Ivtm Nieuws. E così è avvenuto, a metà agosto, con la proposta e la pronta risposta: addio Inter dopo due anni speciali e di nuovo a Londra per puntare ancora più in alto. "Traditore" è stata l'etichetta maggiormente quotata dal popolo interista sentitosi tradito e abbandonato da chi si era autoeletto nuovo Re di Milano, ricevendo il plauso dei nerazzurri. Ma Big Rom non si sente tale e dal ritiro del Belgio dove la sua stella è di nuovo tornata a brillare, ha voluto spiegare ancora una volta i motivi dell'addio all'Inter e all'Italia.

Avevo sentito che il Chelsea mi voleva, aveva offerto qualcosa come 110 milioni più Zappacosta ma la società aveva detto no. Allora ho deciso di parlare con Simone Inzaghi. Alla terza offerta dei Blues ho capito che era una cosa seria. Fisicamente ero ancora all'Inter ma con la testa ero volato già a Londra

Un'avventura intesa quella nerazzurra fatta di un amore pian piano cresciuto per quel gigante d'ebano fortemente voluto da Antonio Conte che aveva deciso di sgrezzarlo per trasformarlo in un diamante puro. Missione compiuta in un paio di stagioni in cui Lukaku era riuscito a prendersi lo spogliatoio, l'Inter e Milano con l'apice raggiunto in un derby oramai storico con il duello in campo al di là del calcio, con Ibrahimovic. Poi, le tante parole e i gesti di voler restare malgrado tutto, fino all'ineluttabile realtà che gli ha permesso di tornare in Inghilterra da autentica icona e all'Inter di far cassa e ricostruire una squadra.

Un addio amaro che al momento sta però facendo felici tutti: gli interisti stanno provando a dimenticare Big Rom, i suoi gol e la sua voglia di nerazzurro, grazie ad una nuova squadra di elementi forse meno prestigiosi ma che potranno venire assemblati al meglio da Simone Inzaghi. Lukaku sta cercando di dimostrare che l'Inter non è stata solo una tappa di passaggio, ma un momento cruciale della sua carriera dove ha imparato ed è cresciuto per meritarsi di nuovo il palcoscenico internazionale.

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