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Luis Enrique infastidito da una domanda: “Pensate sempre al peggio”. E allora dà una lezione di sport

È la sera di Psg-Borussia, E Luis Enrique non ci sta a considerare un fallimento un’eventuale eliminazione. La sua risposta al giornalista è un insegnamento di vita.
A cura di Gabriele Mento
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Lo sport, e soprattuto il calcio, viene visto spesso come una questione di vita o di morte, quasi come se da una singola partita dovessero dipendere i destini dell'umanità. Ma questo, non è il  pensiero di Luis Enrique, allenatore del Psg, che stasera dovrà cercare l'impresa per ribaltare lo 0-1 subito all'andata contro il Borussia Dortmund nella semifinale di ritorno di Champions League.

La risposta piccata di Luis Enrique

Alla domanda di un giornalista che gli chiedeva se sarebbe stato un fallimento non qualificarsi per la finale, la risposta dell'ex allenatore della Roma è stata abbastanza piccata. "Quale può essere la cosa peggiore che può succedere? Che non passiamo? La vita continua, il sole sorgerà lo stesso, e quando c'è il sole a Parigi è meraviglioso. Noi, come sportivi, se non passeremo in finale applaudiremo gli avversari, anche se non dovessero meritarselo. Ci rialzeremo delusi, ma con orgoglio, pensando di riprovare l'anno prossimo ad arrivare in finale".

Luis Enrique e la mentalità della squadra

Enrique sostiene che questo tipo di mentalità della squadra sia adatta per poter affrontare qualsiasi episodio superando le difficoltà e eventuali ingiustizie, sia nello sport che nella vita."Abbiamo curato questo aspetto per tutta la stagione, allenando la squadra al concetto di "ingiustizia sportiva", continuando a giocare anche se la palla va fuori o se pensi di aver subito un fallo. La squadra sarà sicuramente in grado di lottare sino alla fine".

Luis Enrique come Antetokounmpo

La dichiarazione dell'allenatore del Borussia, ricorda molto da vicino la risposta che diede Giannis Antetokounmpo, stella Nba, al giornalista che gli chiese dopo l'eliminazione dai playoff della scorsa stagione se considerasse quel risultato un fallimento. "Ci sono step da fare per il successo. Micheal Jordan ha giocato per 15 anni e ha vinto 6 titoli, mi volete dire che gli altri 9 sono stati un fallimento? Non esiste il fallimento nello sport".

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