Lo strano riscaldamento di Hatate prima di Celtic-Roma: a cosa serve l’allenamento per gli occhi

Hatate non è stato tra i grandi protagonisti del Celtic nella partita di Europa League contro la Roma, tornata a casa con una splendida vittoria per 3-0, ma durante il riscaldamento nessuno ha avuto più attenzioni di lui. Il giapponese è stato inquadrato dalle telecamere mentre portava avanti il suo riscaldamento, sicuramente non convenzionale e diverso da quello di tutti gli altri: oltre alla corsa, agli scatti e a tutti gli altri movimenti di routine si è preso qualche minuto per allenare anche gli occhi con dei movimenti abbastanza particolari.
Ha attirato l'attenzione di tutti quando le telecamere della TNT hanno immortalato il momento, diventando immediatamente virale su tutti i social. In realtà il centrocampista porta avanti da tempo questa serie di movimenti fatti nel pre partita: alza gli occhi, li rotea, guarda a sinistra e poi a destra, li incrocia e segue il movimento delle dita molto rapidamente in una serie di esercizi rigidissima e che sembra apparentemente inutile, ma che in realtà serve molto.
L'allenamento degli occhi di Hatate
In tanti si sono fatti diverse domande sui movimenti che il giapponese ha fatto durante il suo allenamento che ha coinvolto perfino gli occhi. Ha cominciato a muoverli in tutte le direzioni, poi ha seguito la traiettoria del dito che si abbassava e poi scendeva, come per controllare se la sua visione funzionasse correttamente. Lo ha fatto per un minuto intero, prima di tornare a svolgere gli altri esercizi con il resto della squadra per concludere l'allenamento prima di scendere in campo contro la Roma. Qualcuno ha detto che è stato tutto inutile visto il risultato, ma in realtà la sua routine ha uno scopo ben preciso.
Gli esperti di Elite Athletes Development, ramo scientifico della formazione sportiva che mira a massimizzare il potenziale degli atleti, spiegano che il riscaldamento visivo attiva percorsi neurali che migliorano l'equilibrio e l'orientamento: in poche parole il centrocampista sta preparando il suo cervello a elaborare le informazioni alla velocità di gioco. In campo si è vista solo una piccola parte di questi benefici perché ha sbagliato molti passaggi e non è riuscito a tenere testa agli avversari in una serata davvero brutta per tutto il Celtic.