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Lo shock per la morte di Astori, Pioli: “Una telefonata improvvisa e rivivo quel trauma”

Stefano pioli ha ricevuto il premio dell’Ussi Sardegna e durante la serata ha speso parole molto belle e toccanti nel ricordo dell’ex capitano della Fiorentina morto a marzo del 2018. “Insieme abbiamo fatto un percorso breve ma che ci legherà per tutta la vita. Lui è ancora vivo nei nostri ricordi e sarà sempre così”.
A cura di Maurizio De Santis
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Certe cose non le dimentichi. E non è vero che il tempo aiuta. Non è (sempre) vero che cancella i ricordi più brutti o mette tutto a posto. Lenisce il dolore, questo sì ma la memoria della sofferenza è qualcosa che ti porti dentro. E basta poco perché riaffiori tutto. Stefano Pioli lo confessa parlando ancora una volta di Davide Astori: era l'allenatore della Fiorentina quando, il 4 marzo 2018, gli comunicarono che il capitano era morto. Il cadavere fu rinvenuto nella camera dell'albergo di Udine dove la Viola alloggiava prima della partita di campionato con friulani. Al tecnico arrivò un messaggio e fu scioccante.

Un trauma durissimo da elaborare e ricevere il premio dell'Ussi Sardegna dedicato proprio all'ex calciatore deceduto per un malore cardiaco, perché la patologia che poteva essergli diagnosticata venne affrontata senza adeguata perizia medica (ci fu un errore, ha stabilito la sentenza del processo), è come riportare indietro le lancette dell'orologio. Un flashback doloroso.

Davide era una persona speciale nella sua semplicità – le parole di Pioli durante la cerimonia -. Insieme abbiamo fatto un percorso breve ma che ci legherà per tutta la vita. Lui è ancora vivo nei nostri ricordi e sarà sempre così.

Pioli racconta, spiega, rimugina, guarda dinanzi a sé come se vedesse la sequenza videoclip. La voce accompagna quelle immagini che ha scolpite dentro, la mimica ha solo l'effetto della dissolvenza. Oggi è come ieri, ci vuole poco. Basta un attimo per ritrovarsi sull'uscio della sua stanza dell'hotel.

Difficilmente ho incontrato un ragazzo così disponibile e sempre pronto a mettersi al servizio dei compagni di squadra – ha aggiunto il tecnico del Milan -. Astori era speciale anche in questo, sapeva essere una guida per il gruppo e dire le cose giuste al momento giusto. Ogni volta che ricevo una chiamata improvvisa rivivo quel trauma, che credo nessuno abbia mai superato. Quel che possiamo fare è conservare i suoi ricordi più belli perché davide è sempre con noi. Il suo esempio, ciò che è stato come persona possono sempre aiutarci.

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