video suggerito
video suggerito

Lo scout che scoprì Ronaldo ora vive povero, senza casa e malato: “Si è sempre rifiutato di aiutarmi”

La drammatica testimonianza di Fernando dos Santos Carvalho il primo a scoprire a soli 9 anni Ronaldo Nazario, il futuro “Fenomeno”. Senza mai trarne beneficio alcuno, anzi: “La mamma accettò solo perché lo andavo a prendere e lo riportavo a casa dopo ogni allenamento. Non avevano soldi. Poi, anni dopo, quando mi ammalai provai a contattarlo”, ha raccontato. “Si è sempre rifiutato di aiutarmi”
A cura di Alessio Pediglieri
0 CONDIVISIONI
Immagine

Nel 1985 un giovanissimo Ronaldo non era ancora conosciuto da nessuno e le sue future gesta sportive erano solamente un'intuizione di Fernando dos Santos Carvalho, uno scout poco più che ventenne che si imbatté nel futuro Fenomeno: fu il primo che gli diede la possibilità di giocare facendolo esordire in alcune amichevoli, prima di entrare nei radar del calcio che contava. A distanza di anni, Ronaldo vanta una carriera irripetibile, consacrato tra i migliori di tutti i tempi. Diverso e più amaro il destino di Carvalho, oggi ridotto in estrema povertà, senza una casa e malato: "Ho provato più volte a chiedergli aiuto, si è sempre rifiutato".

L'intuizione di Carvalho: scopre per primo Ronaldo a soli 9 anni

Una storia di ingratitudine estrema quella raccontata da Fernando dos Santos Carvalho che fu lo scopritore ufficiale di Ronaldo Nazario, meglio conosciuto al mondo del pallone semplicemente come "R9" o "il Fenomeno". L'oggi 58enne ex osservatore, negli anni 80 gestiva una scuola nel suo quartiere, il Vila Valqueire Tênis Clube, e Ronaldo fu prelevato per un provino nel 1984. Nello stesso periodo, Ronaldo giocava anche a calcetto in un'altra squadra ma, non essendoci più posto in campo, lo usarono come portiere. Nessuno si era accorto delle potenzialità di quel ragazzino e tre anni più tardi, quando Carvalho vendette la sua scuola trasferendosi al Social Ramos, decise di portarsi dietro Ronaldo, lanciando di fatto la sua carriera.

Carvalho su Ronaldo: "La famiglia non poteva permettersi i viaggi, ci pensai io"

A raccontarlo è lo stesso Fernando dos Santos Carvalho, che rivive i primi momenti della vita calcistica di R9: "Sua madre era contraria perché viveva in un altro quartiere, ma io le promisi di seguirlo, di stargli vicino: lo andavo a prendere e lo riportavo a casa dopo l'allenamento. Lo accompagnai anche per giocare a calcetto. Doveva firmare per il Flamengo" ricorda Carvalho, "ma la famiglia non aveva i soldi per pagare il trasferimento". Alla fine, grazie a Jairzinho, ex capocannoniere del Mondiale del 1970, Ronaldo passò al Cruzeiro per poi fare il grande salto in Europa, prima al PSV Eindhoven nel 1994, poi per fare le fortune di Barcellona e Inter.

Un giovanissimo Ronaldo, all’esordio nel calcio europeo con la maglia del PSV nel 1994
Un giovanissimo Ronaldo, all’esordio nel calcio europeo con la maglia del PSV nel 1994

La storia "nascosta" di Carvalho: "Ho provato a chiedergli aiuto, si è sempre rifiutato"

Fin qui la storia "ufficiale", ma Carvalho ne svela un'altra, nascosta, più reale, dolora e personale: nel corso degli anni, mentre per Ronaldo si spalancavano le porte della fama, della gloria e del successo, per Carvalho iniziò l'incubo a occhi aperti. Malato e senza più soldi, fu ridotto ben presto in povertà, situazione in cui vive ancor oggi senza nemmeno una casa. "Più volte ho tentato più volte di contattarlo, ma senza successo . Qualche anno fa, presi un autobus per San Paolo per incontrarlo e chiedergli aiuto, ma Ronaldo rifiutò, dicendo ad un suo referente che non aveva tempo per me".

Carvalho ha rivelato di aver provato in tutte le maniere di riprendere i contatti con Ronaldo, nel corso degli anni, per ricevere un minimo di riconoscenza, viste le sue difficoltà economiche e di salute: "Ho inviato messaggi anche a Renatinho" ha continuato raccontando l'amor dietro le quinte di un rapporto mai proseguito. "E' il direttore che gestisce alcuni ristoranti di Ronaldo in Spagna, nella speranza di poter entrare in contatto con lui. Ma sto ancora attendendo una risposta…"

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views