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Llorente pensa all’Udinese, ma non scorda la Juve: “Due anni incredibili, sarei tornato volentieri”

Fernando Llorente è rinato a Udine, dove è tornato a giocare con continuità e al gol. “Una opportunità importante, mi hanno fatto sentire di nuovo un giocatore utile”. 7 partite, una rete (decisiva) e 2 assist. Ma sarebbe potuto andare alla Juve: “Non so se i dirigenti ci hanno pensato realmente, ma io a Torino sarei tornato volentieri”
A cura di Alessio Pediglieri
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Fernando Llorente è tornato a giocare con regolarità e a segnare. Grazie all'Udinese, il club che ha voluto investire sullo spagnolo nell'ultima sessione di mercato invernale prelevandolo dal limbo di Napoli per restituirlo al campo. Ora toccherà al Re Leone non deludere le attese in una piazza abituata da sempre ai grandi bomber ‘da periferia' che hanno fatto la storia del club friulano, dagli inizi di Alexis Sanchez per passare a Bierhoff e Di Natale. Intanto, tornare a giocare grazie alle scelte di Gotti è un elemento sostanzialmente importante per l'attaccante spagnolo.

Sette presenze su altrettante partite a disposizione, la rinascita di Fernando Llorente è servita a Udine. L'attaccante spagnolo ne aveva giocate solamente tre in Serie A in questa stagione con la maglia del Napoli per lo più scampoli di gara, tra cui gli 8 minuti contro lo Spezia dello scorso 6 gennaio. Un girone di ritorno più tardi, con i colori bianconeri addosso, Llorente gioca ancora contro lo Spezia, ma per oltre mezz'ora e invece di essere una gara che ne sancisce l'inutilizzo, è l'incipit di una nuova avventura sportiva: dal 31 gennaio in poi verrà sempre inserito nella formazione dell'Udinese.

"Era un periodo difficile per me, l'Udinese mi ha dato la possibilità di sentirmi di nuovo un giocatore importante, un calciatore vero. A Napoli ero un leone in gabbia, mi sentivo male: non sentire attorno a sè la fiducia non è bello, anche se è stata una bella opportunità" ha dichiarato alla vigilia del prossimo incontro, contro il Genoa sabato sera alle 20.45 dove dovrebbe ripartire titolare nella formazione iniziale.

Dopotutto, a Udine ha ritrovato se stesso: oltre a giocare con continuità sta ripagando la fiducia del club con prestazioni interessanti, condite da due assist e un gol (decisivo) collaborando a togliere la squadra dalle sabbie mobili della bassa classifica e aspirare a obiettivi più ambiziosi. Nessun rimpianto dunque, nemmeno se si ritorna al gennaio 2021, quando in pieno mercato si era parlato di altro bianconero, quello juventino dove poi è arrivato Morata. "A Torino hop vissuto due anni strepitosi dell mia carriera" ha sottolineato a Tuttosport "mi è rimasta nel cuore e sarei tornato volentieri alla Juventus. Non so se i dirigenti della Juve ci abbiano pensato realmente a me come alternativa concreta, ma sarei stato felice. Ho comunque consigliato questa soluzione anche a Milik con cui ho stretto un ottimo  rapporto a Napoli"

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