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L’intervista al CT della Svezia finisce malissimo, lite furiosa in diretta: “Stai parlando troppo”

Janne Andersson fuori controllo nell’intervista TV dopo la vittoria con la Svezia contro l’Azerbaigian. Il selezionatore ha puntato il dito contro uno degli ospiti in particolare.
A cura di Marco Beltrami
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Il commissario tecnico della Svezia Janne Anderson si è reso protagonista di uno dei momenti più curiosi di questa prima tornata di partite delle qualificazioni agli Europei. Certo non è una rarità assistere ad allenatori nervosi dopo sconfitte, con interviste tv che finiscono in malo modo a causa di domande sgradite. Curioso invece quanto accaduto al selezionatore gialloblu fuori incontenibile dopo la perentoria vittoria per 5-0 sull'Azerbaigian.

La Svezia si è infatti risollevata in scioltezza dopo il brutto ko interno contro il Belgio. La seconda partita del gruppo F è stata agevole per la rappresentativa nordica e nulla lasciava presagire tensioni del dopo-gara. E invece quando Janne Andersson si è presentato ai microfoni di Viaplay, con lo studio allestito proprio a bordo-campo come accade di solito, l'intervista ha preso subito una brutta piega con un litigio plateale.

Le cose sono degenerate quando ha preso la parola Bojan Djordjic ex calciatore svedese di origini serbe, con un passato anche al Manchester United, e 6 presenze nella nazionale del suo Paese under 21. Il classe 82 che ha giocato anche in Belgio, Serbia, Scozia e India, ha chiesto al ct della Svezia il perché del poco tempo concesso a Jesper Karlsson. Il calciatore dell'AZ Alkmaar ha collezionato solo 8′ contro Azerbaigian e Belgio, segnando una rete nella sfida vinta ieri.

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A questo punto ecco che Andersson a sorpresa è esploso, alzando subito i toni: "Possiamo discutere la scelta dei giocatori tutta la dannata notte, mi scusi. Chi non dovrebbe giocare? Devo scegliere i migliori undici, non chi non giocherà? Scusami ma puoi fare esattamente quello che vuoi se sei l'allenatore della nazionale". Il selezionatore ha poi spiegato come far giocare Karlsson significherebbe far fuori Isak o Gyokeres.

L'ex calciatore si è indignato, perché ha pensato che il ct volesse fare riferimento alle sue origini serbe: "Rappresento la Svezia ovviamente, perché non dovrei? Che razza di questione è allora? Hai intenzione di dire altro?". Andersson ha iniziato a gesticolare con disgusto verso il suo interlocutore, aggiungendo poi: "È così brutto. Ti alzi e parli male dopo una partita quando vinciamo 5-0″.

Djordjic non si è tenuto niente, e ha ribattuto: "Stai parlando troppo in questo momento, sei troppo aggressivo. Perché? Chi altro rappresenterei, quale altro Paese? Intendevi la Serbia o no, è quello che stai cercando di dire? Rappresento la Svezia tanto quanto chiunque altro. Non dimenticherò questa risposta, è brutta. È piuttosto di basso livello per un allenatore della nazionale dire quello che hai appena detto. ‘Chi rappresenti?'. 

Il presentatore Niklas Jihde ha cercato di raffreddare la situazione chiedendo ad Andersson se fosse soddisfatto della larga vittoria. Ormai però il commissario tecnico della Svezia era già incontenibile: "Sono stron*ate. Non mi accontento di niente. Se vengo qui e perdo 3-0, allora capirei. Allora dovrei stare sulla difensiva. Se abbiamo vinto 5-0, dovrei stare sulla difensiva? Siete in quattro e mi mettete pressione con delle domande. Accidenti, è brutto". 

Dopo essere andato via chiudendo in anticipo e bruscamente la sua intervista, Andersson è intervenuto in conferenza stampa. Qui gli è stato chiesto il motivo del suo "raptus" nei confronti di Djordjic, il tecnico della nazionale ha voluto chiarire: "Non so cosa ho detto. Non parlare della Serbia e cose del genere. Non sopporto quel genere di mer*a. Forse mi sono espresso male. Se ho detto qualcosa di brutto, posso assumermi la responsabilità e scusarmi per questo. Non confondere le cose, poi mi arrabbio".

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