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L’ex leggenda dell’Arsenal schiavo del gioco d’azzardo: la moglie gli dà una paghetta

Paul Merson racconta che i suoi demoni lo tormentano ancora, la dipendenza dal gioco lo ha nuovamente azzannato durante il lockdown per il Covid. L’ex giocatore di Arsenal e Nazionale inglese ha dissipato il gruzzolo che aveva messo da parte per comprare una casa: “Mia moglie controlla il mio telefono e mi dà una paghetta, non posso avere soldi intorno a me”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Che Paul Merson, oggi 54enne, abbia combattuto tutta la propria vita con le dipendenze – da alcol, droghe e gioco d'azzardo – non è un segreto. Nel novembre del 1994, quando a 26 anni era al top della propria carriera con l'Arsenal e la Nazionale inglese, l'ex centrocampista ammise di avere grossi problemi personali e la Federcalcio lo fece sottoporre ad un programma di riabilitazione di tre mesi: rientrò in squadra nel febbraio successivo.

Se quella è stata la punta dell'iceberg per il Merson calciatore, le sue dipendenze hanno impattato in maniera devastante la sua vita privata, con un matrimonio andato in frantumi (il primo, poi si sarebbe sposato altre due volte) e un incidente stradale per il quale fu arrestato per guida in stato di ebbrezza. Il londinese di fatto non si è mai liberato completamente dei suoi demoni, pur avendo intrapreso più volte percorsi per ripulirsi. Negli ultimi anni ne ha anche parlato apertamente in pubblico – ed è stato elogiato per questo – spiegando come l'abuso di sostanze e il gioco d'azzardo abbiano influenzato la sua vita, dichiarando di frequentare volontariamente Alcolisti Anonimi e sensibilizzando sulla lotta ai problemi di salute mentale.

Nell'ultima chiacchierata avuta con GB News, Merson è tornato a parlare in particolare della sua battaglia senza fine con la dipendenza dal gioco, rivelando che sua moglie controlla il suo telefono ogni giorno e gli dà una paghetta per limitarne la possibilità di dissipare denaro scommettendo. L'ex giocatore dell'Arsenal – con cui ha vinto due campionati inglesi e svariate coppe – dice di non potersi fidare di se stesso nel maneggiare soldi, dopo anni di lotte con i suoi vizi che lo hanno visto sprecare 7 milioni di sterline (oltre 8 milioni di euro) di guadagni.

Paul Merson col bomber Alan Smith e il trofeo di campioni d'Inghilterra con l'Arsenal
Paul Merson col bomber Alan Smith e il trofeo di campioni d'Inghilterra con l'Arsenal

Merson afferma che il gioco d'azzardo richiede una "battaglia costante ogni giorno", il che significa che sua moglie ora si prende cura di tutti i soldi che girano in casa: "Con il gioco d'azzardo va meglio, ma ho i miei giorni. È triste quello che è successo, ma ero malato, e questa è la cosa che sono arrivato a capire. Sono una persona malata che cerca di guarire. Non sono una persona cattiva o debole che fallisce ogni giorno della propria vita, ero una persona malata che aveva bisogno di guarire molto rapidamente".

L'anno scorso, Merson, che ha giocato anche per Aston Villa e Middlesbrough, è scoppiato in lacrime durante il seguitissimo programma Good Morning Britain dopo aver ricordato le sue battaglie con il gioco d'azzardo, riemerse durante il lockdown a causa della pandemia di Covid. La commozione ha avuto il sopravvento quando la presentatrice ha letto un estratto dal suo libro di memorie, Hooked. In quel passaggio accorato l'ex calciatore chiedeva aiuto per il suo problema, dicendo "Dio mi aiuti" mentre cercava di sconfiggere i suoi demoni. Merson ha rivelato di aver dilapidato – a causa del gioco d'azzardo – il gruzzolo che aveva messo da parte in questo ultimo periodo per comprare una casa alla sua famiglia. Sin da quando era un adolescente, il gioco ha tormentato l'ex nazionale inglese e gli è costato "case, automobili, matrimoni, tutta la mia pensione e il rispetto di me stesso". La prima scommessa l'ha piazzata a 16 anni, poi si è mangiato tutto lo stipendio del suo primo mese all'Arsenal in 10 minuti scommettendo con William Hill.

Paul Merson oggi a 54 anni
Paul Merson oggi a 54 anni

Oggi Merson spiega che circondarsi di persone simili a lui è stato determinante nel suo percorso di redenzione: "Ho bisogno di andare in giro per recuperare tossicodipendenti, alcolisti e giocatori d'azzardo e tossicodipendenti. Sono le persone che mi capiscono. Se parlo con quelle persone in via di guarigione, annuiscono. Nessuno è mai lì che scuote la testa pensando ‘oh mio Dio, cosa hai fatto davvero?' o ‘hai perso tutto questo'. È stare con le persone giuste".

Merson – 86 gol in 369 presenze con l'Arsenal e 21 apparizioni in Nazionale – oggi è un esperto di calcio per Sky Sports, ma c'è qualcosa che non potrà mai recuperare, il tempo:"Ho perso molti soldi, ho perso una quantità incredibile di denaro, ma ho anche perso tempo. Non lo riavrò mai indietro. Posso guadagnare i soldi, ma non potrò mai riguadagnare quel tempo, andando a vedere i bambini alle recite a scuola invece di sedermi nei pub e nelle agenzie di scommesse. Mia moglie ancora adesso prenderà il mio telefono e lo esaminerà nella remota possibilità che io lo rifaccia, perché non ha ancora ritrovato la fiducia in me dopo due anni a causa di quello che ho fatto con i risparmi per la casa. Ho perso tutto. Lei si prende cura dei soldi. Ho una paghetta ora, ho 54 anni ma è tutto ciò di cui ho bisogno. Non posso avere soldi intorno a me".

Merson si dice fiducioso che il suo processo di guarigione stia dando un esempio positivo, specialmente per suo figlio più giovane: "Ho dei ragazzi più grandi che si sono dilettati nel gioco d'azzardo e stanno bene, grazie a Dio. Il mio bambino ha sette anni, spero di aver rotto quel circolo vizioso e che non andrà in giro a scommettere".

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