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L’Empoli seppellisce il Napoli di Rudi Garcia al Maradona: ora tocca a De Laurentiis

Kovalenko è l’uomo partita in Napoli-Empoli, vinta dai toscani al 91′ 1-0. Partenopei irriconoscibili, con Rudi Garcia che prima sorprende tutti con Simeone unica punta e poi torna al tridente. E adesso rischia l’esonero, sempre più vicino.
A cura di Alessio Pediglieri
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Pazzesco finale al Maradona sotto il diluvio, dove l'Empoli si inventa un successo al 91′ grazie ad un eurogol di Kovalenko che supera Gollini e infila il decisivo 0-1. Che fa volare l'Empoli di Andreazzoli sulle ali dell'entusiasmo e sprofondare il Napoli di Rudi Garcia ora sempre più in bilico sulla panchina partenopea. Con il presidente De Laurentiis pronto a prendere provvedimenti decisivi e immediati.

Sorprende tutti Rudi Garcia rivoltando il Napoli dalla cintola in su in vista del match contro l'Empoli. Un'unica punta, Simeone, e tre trequartisti con Raspadori coadiuvato da Elmas e Politano. Una scelta sorprendente che ha visto così finire in panchina Zielinski in mediana e soprattutto Kvaratskhelia in attacco. Una scelta che ha lasciato perplessi diversi tifosi, i cui dubbi sono stati avvalorati da un primo tempo iniziato con qualche difficoltà di troppo dei campioni d'Italia.

A risolvere spesso le situazioni ci ha pensato Gollini – al posto di Meret che si è infortunato nel riscaldamento – che ha sventato alcuni tentativi in porta da parte di Cancellieri, particolarmente ispirato nell'Empoli di Andreazzoli. I toscani hanno anche subito il pressing e il possesso di palla partenopeo con Simeone che è riuscito anche ad andare in gol superando l'ottimo Berisha – autore di un paio di interventi decisivi – ma in fuorigioco.

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Il primo tempo si chiude con i fischi di disapprovazione del Maradona verso la squadra di Garcia incapace di superare l'organizzazione dell'Empoli, ordinato in difesa e veloce dalla mediana in poi. Dopo pochissimi minuti della ripresa Garcia però decide di cambiare e tornare all'antico: dentro anche i mezzi pesanti di Zielinski e Kvaratskhelia per un più classico tridente offensivo dove alza il baricentro Raspadori. La pressione è migliore, così come la qualità e gli inserimenti in area toscana, ma il risultato non si sblocca.

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Andrezzoli gestisce al meglio la doppia fase e riesce a reggere alla perfezione l'urto riuscendo non appena può a ribaltare le situazioni e proponendosi in avanti: nessun reale pericolo per Gollini ma difesa azzurra a volte in leggero affanno. Con il risultato che la gara resta in perfetto equilibrio fino al 90′, a reti inviolate e con un punto per parte che non accontenta però Kovalenko, uno degli ultimi entrati che si inventa un clamoroso eurogol partita che schianta il Napoli, sotto il diluvio e sotto la contestazione del proprio pubblico.

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