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L’elogio alla prova dell’Irlanda del Nord contro gli Azzurri: “Masterclass difensiva all’italiana”

Tanti complimenti per la nazionale dell’Irlanda del Nord dopo il pareggio contro l’Italia e nel coro si è fatta largo anche la voce di Vialli, che ha elogiato prova difensiva dei ragazzi di Baraclough contro gli Azzurri.
A cura di Vito Lamorte
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L'Irlanda del Nord è riuscita chiudere il girone di qualificazione ai Mondiali del 2022 senza subire gol in casa. La squadra di Ian Baraclough ha costretto al pareggio l'Italia a Belfast e non ha permesso agli Azzurri di qualificarsi direttamente alla prossima Coppa del Mondo: ora i campioni d'Europa in carica dovranno affrontare i play-off per staccare il biglietto per il Qatar.

C'è grande amarezza nel clan Italia per quanto accaduto perché la prima parte del gruppo era stata dominata e in questa fase autunnale è mancata la brillantezza per chiudere i conti: gli Azzurri non sono riusciti a trovare un passaggio nel muro nordirlandese e i media britannici stanno celebrando da diverse ore la grande prova della squadra allenata da Ian Baraclough, che con un accorto 3-5-2 ha sbarrato tutte le strade verso la porta di Peacock-Farrell e in un paio di occasioni è andata vicina addirittura al vantaggio.

Nel corso della conferenza stampa post-partita il commissario tecnico nordirlandese ha svelato una conversazione con Gianluca Vialli e i complimenti del capo delegazione della Nazionale Italiana per la prova dei suoi ragazzi: "Ho scambiato due parole con Gianluca Vialli a fine partita e mi ha detto che è stata una prestazione difensiva da masterclass italiana".

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Il CT nordirlandese ha proseguito il suo intervento affermando: "I ragazzi possono esserne orgogliosi. Quando ti dicono che hai giocato come l'Italia, vuol dire che le cose sono andate nel verso giusto".

L'Irlanda del Nord ha giocato la sua gara in maniera attenta e concentrata, sfruttando tutte le sue qualità e riuscendo a tenere la porta inviolata in tutte le gare di casa del girone. Non è la prima volta che Belfast costa carissima alla Nazionale Italiana visto quello che era accaduto nell'inverno del 1958, ma proprio quando sembrava pronta la rivincita ecco i vecchi fantasmi. Adesso l'Italia non deve più guardare a ciò che è stato e ritrovare lo spirito e la voglia che l'aveva contraddistinta da quando Mancini è diventato CT: solo così il Mondiale non apparirà più lontano e gli echi di qualche anno fa verranno spazzati via.

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