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L’Ajax licenzia sette giocatori scrivendogli su Whatsapp: sono stati avvisati con un messaggio

I sette giocatori messi alla porta dall’Ajax sono completamente isolati: si alleneranno da soli, il club gli ha tolto anche il posto nel parcheggio del centro sportivo.
A cura di Ada Cotugno
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L'Ajax ha cominciato il suo processo di ricostruzione in modo piuttosto discutibile. John Heitinga ha preso il posto di Francesco Farioli e ha ridisegnato le gerarchie della squadra mettendo alla porta sette giocatori con un messaggio su Whatsapp: nessuna comunicazione ufficiale, nessun colloquio personale, ma soltanto un gruppo con loro e il direttore sportivo che gli ha annunciato la decisione di lasciarli fuori squadra. Una novità assoluta per la squadra che ha lasciato senza parole i malcapitati protagonisti che sono stati tagliati fuori da ogni attività di gruppo senza nemmeno una spiegazione valida.

A riportare la vicenda è stato il De Telegraaf che ha anche raccontato lo sgomento dei calciatori. In un attimo sono stati lasciati fuori dalla squadra per la quale giocavano, costretti a trovare un'altra piazza per non trascorrere una stagione intera in tribuna, e nel frattempo restano confinati lontano dal resto del gruppo che non li ammetterà neanche più per gli allenamenti prima dell'inizio della preparazione estiva.

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Caos Ajax, giocatori licenziati con un messaggio

Dal nulla è spuntato un gruppo in cui sono stati inseriti Chuba Akpom, Carlos Forbs, Christian Rasmussen, Kristian Hlynsson, Jay Gorter, Branco van den Boomen e Sivert Mannsverk, tutti avvisati con un semplice messaggio della decisione dei vertici dell'Ajax di metterli alla porta. Un trattamento freddo e inusuale per una squadra professionistica e che ha scatenato il putiferio: il direttore sportivo Alex Kroes li ha invitati a non prendere parte alla preparazione estiva, dettandogli tutta una serie di regole che dovranno seguire finché non avranno trovato una nuova squadra.

I sette giocatori messi alla porta potranno usare il campo e la palestra soltanto dopo il pranzo della prima squadra, quando non sono più previste sessioni. Hanno soltanto un fisioterapista disponibile in caso di necessità e gli è stato addirittura tolto il posto nel parcheggio del centro sportivo. Dovranno trovare al più presto un'altra sistemazione per non rischiare di trascorrere un intero anno in isolamento senza giocare.

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