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Ladri ripuliscono la casa di Douglas Costa a Torino

Nella notte i ladri sono riusciti a intrufolarsi nella sua abitazione di via Lagrange a Torino forzando una porta-finestra. Sottratti orologi, preziosi e altri effetti personali di Douglas Costa che nell’ultima sessione di mercato ha lasciato la Juventus per tornare al Bayern Monaco. Ingaggiato nell’estate del 2018 per 40 milioni di euro, l’esperienza a Torino è stata caratterizzata da luci, ombre e qualche infortunio muscolare di troppo.
A cura di Maurizio De Santis
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Douglas Costa lascia l'Italia e la Juventus, si trasferisce al Bayern Monaco (lo stesso club che lo aveva ceduto ai bianconeri) in Bundesliga dopo 3 stagioni trascorse nel campionato tricolore. Il suo addio alla Serie A e alla città di Torino è caratterizzato da una brutta notizia che lo riguarda direttamente. Nella notte i ladri sono riusciti a intrufolarsi nella sua abitazione di via Lagrange forzando una porta-finestra. Hanno agito indisturbati, compiendo il blitz a colpo sicuro. Le indagini sono già scattate sia per ricostruire la dinamica dell'azione sia per reperire le tracce necessarie per risalire agli autori del blitz. Il bottino è stato molto ricco anche se gli inquirenti non hanno ancora quantificato l'importo complessivo della refurtiva: al calciatore sono stati sottratti orologi, preziosi e altri effetti personali.

Ingaggiato nell'estate del 2018 per 40 milioni di euro, l'esperienza di Douglas Costa alla Juventus è stata scandita da luci, ombre e qualche infortunio muscolare di troppo. Doveva essere devastante per la sua velocità, in bianconero ha espresso solo parte del suo potenziale e delle qualità che avevano spinto il club a investimento importante (6 milioni netti di stipendio a stagione oltre al budget speso per consegnarlo ad Allegri). Con la maglia della ‘vecchia signora' ha accumulato 103 presenze, segnato 10 gol e fornito 21 assist. Pericoloso, micidiale ma al tempo stesso croce e delizia sia per i problemi muscolari sia per qualche atteggiamento disciplinare biasimevole (ricordate lo sputo al calciatore del Sassuolo?).

È dalla fine della stagione 2018/2019 che inizia il suo calvario tra campo e lettino dell'infermeria: un infortunio al polpaccio lo ferma per 103 giorni (da aprile a luglio), torna ma le condizioni resteranno precarie. Noie muscolari (bicipite femorale, adduttori) lo tengono lontano dal rettangolo verde per quasi 100 giorni nella stagione 2019/2020. L'ultima è stata senza infamia e senza lode.

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