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La scelta romantica di Caputo: maglia numero 10 alla Samp per un motivo speciale

Francesco ‘Ciccio’ Caputo è il colpo di mercato che la Samp ha piazzato nelle ultime ore della sessione estiva. A Genova è arrivato dopo il no di Petagna e del Napoli. L’ex Sassuolo ha scelto di indossare la maglia numero 10, una decisione che una motivazione speciale. L’ha chiesta e ottenuta a mo’ di dedica d’amore.
A cura di Maurizio De Santis
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Caputo con la 10 della Samp (dal sito ufficiale della società ligure)
Caputo con la 10 della Samp (dal sito ufficiale della società ligure)

Il no di Andrea Petagna (e del Napoli), il sì di Ciccio Caputo. Le ultime ore del mercato sono state frenetiche per la Sampdoria che ha chiuso la trattativa con il Sassuolo per l'ingaggio dell'attaccante che a 34 anni prende i ferri del mestiere di bomber e li porta con sé a Genova. Averlo lì davanti è una sicurezza, da lui sai cosa puoi aspettarti e non resti deluso: 16, 21, 11 è la sequenza di reti realizzati in Serie A nelle ultime tre stagioni. Aveva già timbrato il cartellino anche in quella attuale (1) poi s'è trasferito sotto la Lanterna dove assieme a Quagliarella costituirà una delle coppie più esperte del campionato: i colpi di Fabio, i guizzi di Ciccio che ripeterà anche in blucerchiato l'iconica esultanza del boccale di birra. E fa già una promessa: "Voglio berne tante ed esultare con i tifosi a ogni mio gol".

Caputo ha scelto un numero di maglia speciale: è la numero 10. E ha un valore particolare non solo perché quella divisa evoca grandi campioni del passato ma anche per un motivo personale. L'ha chiesta e ottenuta a mo' di dedica d'amore e testimonianza di affetto: "Ho voluto la 10 perché questo è stato il decimo anno di matrimonio con mia moglie – ha ammesso nell'intervista al sito ufficiale della Sampdoria -. Questa nuova avventura la prendo per la nostra unione e cercherò di onorarla al massimo".

Caputo e la Samp si sono detti sì una sera di agosto. È bastato un cenno per trovare l'intesa, oltre alla consapevolezza che in Emilia il suo tempo era finito. E che, in fondo in fondo, per quanto fosse grato al Sassuolo, la sfida di misurarsi su un altro palcoscenico lo intrigava. In neroverde s'è messo in luce abbastanza anche da attirare le attenzioni della Nazionale e di Mancini, a Genova attendono le sue reti per alzare i calici. "La mia carriera è stata in salita, sono orgoglioso di quello che ho fatto così come ora lo sono di essere in squadra come questa. Ho iniziato dai campi in terra battuta fino ad arrivare alla Nazionale. La Samp è un altro traguardo". Alla salute, Ciccio.

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