La reazione di Luis Enrique quando gli fanno la conta dei titoli vinti dal PSG: qualcosa non torna

La vittoria della Coppa Intercontinentale è il sesto trofeo vinto dal Paris Saint-Germain che chiude il lungo camino agonistico della scorsa stagione. Sei… eppure in conferenza stampa, dopo il successo ai rigori sul Flamenco (grazie a Safonov che ha parato ben 4 tiri dal dischetto), i conti non tornano. "Hai terminato la stagione con quattro titoli e una finale persa. Come la definiresti? È forse la migliore della tua carriera?". Luis Enrique si guarda intorno, sorride, esita, per un attimo è convinto di aver capito male, dà l'idea che a mente stia rifacendo i calcoli giusti poi volta la testa verso un collaboratore, fa un cenno d'intesa e parte all'attacco. Sì, sono sei i titoli conquistati e tira le orecchie (metaforicamente) al giornalista che ne aveva dimenticati un paio per strada. "Quattro titoli… no. Su, su… ne devi aggiungere qualcuno".
Il tecnico del PSG bacchetta il giornalisti: "Te ne sei persi due"
Luis Enrique usa un tono sarcastico per replicare al reporter che, nel fare la somma dei titoli riconducibili alla scorsa stagione, ne lascia un paio per strada. Cita la finale di Coppa del Mondo per Club sfumata contro il Chelsea negli Stati Uniti e alimenta la perplessità dell'allenatore che si accorge subito dell'errore. "Te ne sei persi due, no? – dice il tecnico del Paris Saint-Germain -. Lo so che AS (il riferimento ironico è alla testata spagnola, ndr) mi ama molto ma togliermi due trofei… Guarda che questa il PSG non te la perdona".

Superato l'imbarazzo del momento il tecnico riprende la parola e completa la risposta: "Sei trofei, non è male affatto. Ma bisogna continuare. Abbiamo dimostrato un'identità e una voglia di vincere trofei. Questa è la nostra mentalità: continuare a vincere e a fare la storia".
Quanti trofei ha vinto veramente il PSG e perché non è un sestuplo
Il PSG ha vinto sì sei trofei ma questo incredibile filotto di vittorie non può essere definito un sestuplo. In che senso? I francesi hanno conquistati la Champions League, la Ligue 1, la Coppa di Francia, la Supercoppa di Francia e la Supercoppa UEFA e adesso anche la Coppa Intercontinentale ma non si è trattato di un sestuplo come quelli ottenuti dal Barcellona di Guardiola nel 2008-2009 e dal Bayern Monaco di Flick nel 2019-2020, poiché hanno vinto tutte le competizioni a cui hanno partecipato. Il PSG, che ha mancato la Coppa del Mondo per Club, non è riuscito a raggiungere questa impresa. Ha sei titoli, ma non quello che è stato tradizionalmente conosciuto come sestuplo.
Luis Enrique e la domanda scomoda su Safonov e Chevalier: "Non è il momento"
Le prodezze del portiere russo, che fino a un paio di anni fa era all'ombra di Donnarumma, hanno riacceso i riflettori sulla questione portiere. Chevalier era stato ingaggiato con il benestare dell'allenatore che cercava un estremo difensore con caratteristiche tecniche precise: ovvero, che sapesse giocare bene anche coi piedi oltre a fare il suo mestiere tra i pali. In conferenza, per quanto fatto da Safonov, chiedono a Luis Enrique come intende adesso gestire questo dualismo, soprattutto alla luce di qualche battuta a vuoto accusata da Chevalier (finito nel mirino delle critiche anche per l'investimento fatto su di lui).
"Non è il momento di dire chi è il numero uno tra Safonov e Chevalier – taglia corto il tecnico -, è il momento per tutti noi di congratularci con noi stessi, con i nostri tifosi e di continuare a scrivere la storia".