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La prima intervista di Gattuso in spagnolo è strabiliante: era preparato da mesi

Gennaro Gattuso riparte dal Valencia che nella scorsa edizione della Liga ha chiuso al nono posto, fuori dalle Coppe. In poche parole pronunciate sfoggiando uno spagnolo quasi perfetto ha già indicato il manifesto del suo lavoro.
A cura di Maurizio De Santis
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Gattuso risponde in spagnolo alle domande dei giornalisti che lo fermano al suo arrivo a Valencia.
Gattuso risponde in spagnolo alle domande dei giornalisti che lo fermano al suo arrivo a Valencia.

"Soy muy feliz, muy orgullo". Gennaro Gattuso si dice "molto contento e orgoglioso", sorride, si concede alle prime domande dei giornalisti, si tuffa nella ressa di microfoni, telecamere, flash dei fotografi, cori dei tifosi del Valencia e curiosi che si accalcano intorno a lui. Abituato a vestire il ruolo del raìs nella tonnara di centrocampo, in quella baraonda ci sta confuso e felice, se la cava anche con una battuta sulla cucina e sulla paella che potrà gustare (ma senza esagerare perché, dice, estoy a dieta). È pane per i suoi denti, ha studiato da mesi, ci arriva preparato abbastanza da esibire uno spagnolo sciolto, fluente, chiaro a sufficienza da filtrare un messaggio che è il manifesto del suo approccio: "Mañana vamos a hablar de todo e después vamos a trabajar muy duro".

La conferenza stampa segnerà l'inizio ufficiale della sua esperienza nel club del ‘pipistrello' che nella scorsa stagione ha chiuso al nono posto, fuori dalle Coppe, staccato di ben 11 punti dal Villarreal che farà la Conference League dopo la parentesi luminosa tra Europa League e Champions. "Domani (oggi, ndr) parlerò di tutto in conferenza stampa, ho tanta voglia e da domani dobbiamo lavorare molto", sentenzia Gattuso che in 3 parole sintetizza la sua idea di bastone e carota, tattica e schemi che non possono prescindere dalla personalità, dalla "garra" (o veleno che dir si voglia) e dagli attributi necessari per resistere agli urti e alle sollecitazioni del campionato.

La ressa di fotografi, giornalisti e tifosi che circondano Rino Gattuo, neo allenatore del Valencia.
La ressa di fotografi, giornalisti e tifosi che circondano Rino Gattuo, neo allenatore del Valencia.

"Ho firmado un contracto con un equipo centenario que tiene muchas historia. Para mí es un honor". Il campione del mondo, il "ringhio" del Milan riparte da Valencia dopo essersi le fatto le ossa sulla panchina dei rossoneri e nel biennio a Napoli chiuso con molto veleno e una mancata qualificazione in Champions ferale per i conti del club azzurro. "Ho firmato un contratto con un club che ha una grande storia, per me è un onore", mormora Gattuso.

"Afición". Amore e passione. Gattuso scandisce questa parola anche nel messaggio di annuncio ufficiale diffuso dal club. Jorge Mendes, il suo agente, lo ha portato nella Liga spagnola dopo la toccata e fuga di Firenze (durò appena venti giorni alla corte viola di Commisso poi andò via per contrasti sul mercato) e le voci su un possibile approdo al Tottenham che provocò la sommossa dei sostenitori inglesi per alcune frasi poco politically correct.

L'ex tecnico di Milan e Napoli riparte dal club del "pipistrello" che nella scorsa stagione ha chiuso nono in campionato ed è fuori dalle Coppe.
L'ex tecnico di Milan e Napoli riparte dal club del "pipistrello" che nella scorsa stagione ha chiuso nono in campionato ed è fuori dalle Coppe.

"Soy muy bien che la afición tiene mucha ganas, ugualmente yo tengo mucha ganas". L'ultimo titolo vinto dal Valencia è la Coppa del Re (2018-2019) ottenuta sotto la guida di Marcelino, in campionato il successo manca dalla stagione 2003-2004, la stessa nella quale arrivò anche la Coppa Uefa con Rafa Benitez in panchina. "Conosco molto bene la passione e le ambizioni dei tifosi. Anche io ho molta voglia di vincere". Con mucho veleno e un po' di ringhio che non guastano mai.

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