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La prima cosa che fa Xabi Alonso nello stadio della finale di Europa League lascia tutti a bocca aperta

Xabi Alonso fa una cosa che lascia tutti a bocca aperta appena entra nello stadio che sarà teatro della finale di Europa League tra Bayer Leverkusen e Atalanta.
A cura di Vito Lamorte
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Xabi Alonso è l'artefice della straordinaria cavalcata del Bayer Leverkusen. L'allenatore spagnolo ha portato le Aspirine sul tetto di Germania per la prima volta nella loro storia e si appresta a giocare una finale europea contro l'Atalanta che potrebbe riscrivere la storia del club tedesco.

L'ex centrocampista della nazionale spagnola è stato in grado di ribaltare la storia di un club che era stato ribattezzato ‘Neverkusen', perché non riusciva mai a vincere, mentre ora potrebbe piazzare un Triplete clamoroso in pochi giorni: dopo la Bundesliga può vincere l'Europa League e il campionato tedesco.

Xabi Alonso lascia tutti a bocca aperta

Appena entrato nello stadio di Dublino, che ospiterà l'ultimo atto della finale della seconda competizione europe, l'allenatore basco ha preso un pallone e ha lascito tutti a bocca aperta con un tiro che ha centrato l'incrocio dei pali: l'ex centrocampista dimostra di avere ancora un piede di tutto rispetto e anche in precedenti allenamenti aveva mostrato ancora il tocco di palla dei tempi in cui dirigeva con grande maestria il centrocampo della squadre in cui giocava.

Una conclusione delle sue, di destro, che si è stampata tra palo e traversa con il portiere che poteva solo guardare come sarebbe finita.

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Xabi Alonso elogia l'Atalanta e Gasperini

Xabi Alonso parla dell’Atalanta con rispetto e ammirazione: "Negli ultimi 5 anni con Gasperini hanno avuto un’identità chiara. I giocatori sanno bene cosa ci si aspetta da loro e cosa devono fare in campo, e questo ha portato tanto successo. E l’Atalanta è una squadra che continua a fare progressi, che gioca in un modo unico. Sarà la prima volta che incontrerò Gasperini, sarà un onore perché è un tecnico con grande esperienza e grande personalità. Abbiamo lo stesso sistema di gioco, vero, ma contano soprattutto la qualità dei giocatori e come interpretano la situazione. E loro hanno tanti modi per metterci in difficoltà. Conterà soprattutto come giocheremo in fase di non possesso, come reagiremo ai loro attacchi. In una finale però la prima cosa che importa è la mentalità: dobbiamo rimanere uniti, rispettare quello che siamo stati per tutto l’anno, quello che ci ha permesso di vincere”.

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