La Palestina sogna di qualificarsi per i Mondiali 2026: il 10 giugno partita decisiva con l’Oman

È tempo di Qualificazioni Mondiali in ogni angolo del pianeta. In corsa ancora per provare a raggiungere un posto alla Coppa del Mondo 2026 c'è anche la Palestina, che sta inseguendo un sogno assoluto e lo sta facendo in condizioni, come facilmente comprensibile, faticosissime, sotto ogni punto di vista. Lunedì 10 giugno la Palestina ha la chance di continuare a inseguire il suo sogno, per farlo deve battere l'Oman, che ha un punto in più in classifica.
Palestina in lizza per la 4ª fase di qualificazione asiatica
Le Qualificazioni ai Mondiali 2026 della zona asiatiche sono infinite. Fasi su fasi su fasi. Dalla terza, a questo giro, ci sono le prime squadre qualificate. Il pass lo hanno ottenuto Giappone, Corea del Sud, Iran, Giordania e Uzbekistan. Poi una tra Arabia Saudita e Australia, che passa se non perde con i sauditi con 5 gol di scarto. Lunedì prossimo si chiuderà la terza fase. Ma ce ne sarà una quarta che comprenderà altre sei squadre asiatiche. Tra queste potrebbe esserci pure la Palestina, che per ovvi motivi le partite interne non le gioca in casa. A ospitarla è la Giordania, e lì che si terrà l'incontro decisivo con l'Oman, al quale basta un punto per mettersi al riparo dall'eliminazione.

Il percorso della Palestina: tutto passa dalla sfida all'Oman
Il cammino è iniziato in Libano nel novembre del 2023, il primo girone è stato superato in tandem con l'Australia. Quello successivo era ed è complicatissimo, con avversarie che avevano molta più esperienza. Esordio con la Corea del Sud, che ha vinto il raggruppamento e si è qualificata per l'undicesimo Mondiale consecutivo (così per dire). La vittoria con l'Iraq, lo scorso marzo, è stata rocambolesca. Era tutto finito, invece ad Amman si è materializzato un miracolo sportivo con due gol nel finale e pesantissimo 2-1. Pochi giorni fa 2-0 al Kuwait, buttato fuori, che permette ai palestinesi di sognare ancora. In mezzo, al sogno, c'è l'Oman.

La sede della federcalcio utilizzata per accogliere le famiglie che hanno perso le loro case
A Gaza non esiste più nemmeno la sede della Federcalcio della Palestina. La vicepresidente Susan Shalabi a CNN Sports recentemente ha detto: "A Gaza la volontà di vivere come una nazione rimane. La squadra nazionale è diventata un simbolo delle nostre aspirazioni nazionali, del desiderio di vivere in pace come le altre nazioni sotto il sole. Attualmente gli uffici della federazione calcistica palestinese a Gaza sono stati gravemente danneggiati o distrutti. Ciò che è ancora in piedi viene utilizzato per accogliere le famiglie che hanno perso le loro case nell'ultimo biennio".
Le parole di Oday Dabbagh, la stella della nazionale della Palestina
Facile comprendere come non si giochi solo per il risultato sportivo, non si cerchi di arrivare (e sarebbe clamoroso) ai Mondiali solo per vanagloria e per dare lustro a un'intera carriera. L'unico calciatore della nazionale della Palestina che milita in un importante campionato europeo, Oday Dabbagh, che ha vinto la Coppa di Scozia con l'Aberdeen, sempre alla CNN ha dichiarato: "Giocare con la nazionale palestinese è uno dei più grandi onori della mia vita. Indossare la maglia della Palestina, sapendo cosa significa per tante persone, la mia famiglia, la mia squadra e me stesso. Si tratta qualcosa di potente. So quanto il calcio significhi per tutti a casa, e non lo prendo alla leggera. Tutti hanno un sogno. Se un bambino a casa mi vede e inizia a credere che sia possibile, significa tutto. Non smettere mai di credere".