La nuova vita di Roberto Mancini in Qatar: impatto difficile, tre sconfitte nelle ultime cinque partite

Dallo scorso 13 novembre, Roberto Mancini siede sulla panchina dell'Al-Sadd Sports Club, società che ha sede a Doha, in Qatar. Il 61enne tecnico jesino ha preso il posto dell'esonerato spagnolo Felix Sanchez, per cercare di dare una sterzata alla stagione del club, iniziata non benissimo. Sterzata che ad ora non è ancora arrivata, visto che nelle 7 partite giocate sotto la sua gestione, l'Al-Sadd ne ha vinte 3 e perse altrettante (queste nelle ultime 5 disputate), oltre a un pareggio.
Il contratto di Roberto Mancini con l'Al-Sadd: due anni e mezzo molto ben pagati
L'ex Ct della nazionale non allenava da quando la nazionale dell'Arabia Saudita gli aveva dato il benservito il 24 ottobre 2024. Mancini ha scelto di continuare ad allenare presso quei lidi, per motivi che sono resi evidenti dal suo ingaggio. Ha firmato con l'Al-Sadd un contratto della durata di due anni e mezzo, fino all'estate del 2028 (ma con clausola di uscita a suo favore nel 2026). Media locali parlano di uno stipendio di circa 5 milioni netti all'anno per il primo anno, salario che salirebbe a 8 milioni di euro all'anno in caso di permanenza nelle due stagioni successive. In totale, se completasse l'intero periodo, l'allenatore marchigiano guadagnerebbe intorno ai 21 milioni di euro complessivi garantiti. Sono poi previsti premi legati ai risultati, specialmente per la vittoria della Qatar Stars League e l'avanzamento nella Champions League asiatica (questa al momento appare un'impresa, vista la classifica disastrosa del girone).
In Arabia Saudita, Mancini guadagnava circa 25 milioni l'anno (il contratto più alto della sua carriera), con la nazionale italiana circa 3 milioni all'anno. Con 5-8 milioni, si conferma comunque tra i tecnici più pagati al mondo fuori dall'Europa. Le testate arabe sottolineano che questo ingaggio, "faraonico" per un club qatariota, riflette l'urgenza dell'Al-Sadd di tornare a vincere, visto che attualmente la squadra sta faticando molto sia in campionato che in Asia.
Come sta andando Mancini in Qatar: impatto difficile, risultati altalenanti
Delle 7 partite giocate finora, una sola è stata in campionato (vinta il 22 novembre, l'Al-Sadd è quarto in classifica a 8 punti dall'Al-Gharafa capolista); ben 4 nella Qatar Stars Cup, la coppa di lega (una vittoria, un pareggio e 2 sconfitte, di cui l'ultima molto pesante per 5-3 con l'Al-Rayyan, dopo essere stato in vantaggio 3-1 alla fine del primo tempo); 2 nella Champions asiatica (una vittoria e una sconfitta), competizione che vede la squadra di Mancini nei bassifondi della classifica del Girone Ovest dopo 6 giornate (una sola vittoria, terzultimo posto su 12 squadre).
L'impatto con il calcio qatariota è stato più difficile del previsto. Nonostante il prestigio di Mancini, i commentatori locali iniziano a sollevare dubbi sulla sua capacità di adattarsi rapidamente alle dinamiche dei club arabi, similmente a quanto accaduto con la nazionale saudita. La dirigenza qatariota, tuttavia, continua a dargli fiducia totale, puntando sulla sua esperienza internazionale per una risalita nel 2026.
Nelle sue ultime dichiarazioni, riportate dai media locali, Mancini – che ha nel suo staff Massimo Maccarone e il brasiliano ex Lazio Cesar – ha ammesso che la squadra sta attraversando un momento difficile a causa di diversi infortuni e della partenza di alcuni giocatori per la Coppa d'Africa, ma si è detto fiducioso di poter risalire la china.