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La mamma di Zaniolo risponde agli insulti: “Cori contro di me? Nicolò è più forte”

Durante il derby di Roma si sono udite offese nei confronti di Francesca Costa, la mamma di Nicolò Zaniolo, che subito dopo il match ha dedicato un post dedicato al figlio, fra i migliori della squadra di Paulo Fonseca: “Agli insulti cantati da individui così educati, le cui madri saranno orgogliose di loro. tu hai risposto sul campo nel miglior modo possibile…”. Inoltre Francesca Costa ha parlato dell’esclusione del figli dai convocati di Mancini: “Giusto che non sia in Nazionale, le punizioni servono”.
A cura di Vito Lamorte
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Domenica si è giocato il derby di Roma, uno dei divertenti della storia recente, e come al solito non sono mancati cori e sfottò da una parte e dall'altra. Purtroppo, in tutto quel grande mix di rivalità che è la stracittadina capitolina, si sono udite offese nei confronti di Francesca Costa, la mamma di Nicolò Zaniolo, che subito dopo il match ha dedicato un post dedicato al figlio, fra i migliori della squadra di Paulo Fonseca: "Agli insulti cantati da individui così educati, le cui madri saranno orgogliose di loro. tu hai risposto sul campo nel miglior modo possibile… La mamma di Zaniolo è così orgogliosa di essere tua mamma che non serve dire altro…".

La signora Zaniolo, moglie dell'ex calciatore Igor, ha rilasciato un'intervista a SportMediaset in cui ha descritto lo stato d’animo che le hanno suscitato quei cori durante la gara tra Lazio e Roma:

Innanzitutto chi continua ad attaccarmi non ha capito il senso del mio post: io parlavo a mio figlio, e solo a lui; volevo sottolineare quanto avesse avuto le p…e , è stato il miglior è in campo nonostante questi cori maleducati. Non lo sto certo difendendo, non ne avrebbe bisogno; ma volevo ringraziarlo, mi rende orgogliosa. Volevo dirgli che ha le spalle larghe e che penso che possa affrontare qualunque cosa se non si fa scalfire da migliaia di persone che insultano sua madre.

Francesca Costa è stata indicata spesso come una "mamma ingombrante" e una persona che vuole sfruttar la popolarità del figlio per diventare famosa ma lei ha risposto così a queste accuse:

È allucinante che mi dicano che voglio diventare famosa alle sue spalle, questo è inaccettabile. Instagram non è un lavoro, è semplicemente il mio spazio social, come tutti ne hanno almeno uno. Pubblico foto banalissime, che possono piacere o meno, ma l’ho sempre fatto. Sono gli altri che hanno creato questa situazione, forse se mi seguissero meno non ci sarebbe alcun problema.

La Costa non vuole assolutamente danneggiare il figlio Nicolò e lo dice chiaro e tondo:

Io rispondo a tutti, senza problemi. Non ho nulla da nascondere, né per cui vergognarmi; e non ho la presunzione di non rispondere perché mi sento “migliore”. Mi fa sorridere quando mi dicono che Nicolò potrebbe soffrirmi: mio figlio soffre di più a sentire un coro contro sua madre. Dicono che Nicolò disapprovi le mie foto, ma non è vero, se lo sono inventato. Dicono che devo pensare a fare la mamma: ma chi sono loro per giudicarmi? Io faccio la madre 24 ore al giorno, vivo con lui, lo seguo, lo accompagno dove serve e quando Nicolò non è impegnato con la squadra praticamente sta sempre con me. Dedico la mia vita a lui, anzi è l’altra mia figlia che casomai potrebbe “lamentarsi” visto che è lontana. Ma io sono questa, più mi criticano e più insisto.

Infine la madre di Zaniolo ha parlato della reazione del giovane centrocampista giallorosso agli insulti che gli sono stati rivolti l'altra sera:

Entrando in macchina, si è girato verso suo padre e gli ha chiesto: “Ma i cori alla mamma?” Aveva la faccia di chi voleva dire “è stata tosta” ma io gli ho detto subito che era stato bravo, che era come se non li avesse sentiti. Mi scrivono che quegli insulti sono partiti in risposta ad un fallaccio fatto da Nicolò: mi limito a dire che c’erano arbitro e Var a giudicare e che i cori li intonavano già nel pomeriggio a Ponte Milvio. Li chiamano sfottò, ma gli sfottò sono altri. Mi dicono: “Ci sono sempre stati”, ma non per questo, sono giustificabili. Io uso molto l’ironia, e con mio marito ci abbiamo riso su. Ma non è certo simpatico, mi dispiaceva per mia figlia. Poi le abbiamo un po’ spiegato e… vabbè, pazienza. Ma un ragazzo di 20 anni che non si fa deconcentrare da una cosa così, per me resta un vanto.

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