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La tolleranza zero della Figc: “Escluso dal campionato chi bara sul protocollo medico”

Oltre al piano “playoff e playout” e ai criteri dell’algoritmo la Figc ha ufficializzato anche la linea dura sul rispetto del protocollo medico-sanitario. L’organico della Procura Federale è stato implementato con altre 31 figure ispettive, inasprite le sanzioni nei confronti delle società a seconda della volontarietà e della gravità dell’atto commesso.
A cura di Maurizio De Santis
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Ammenda e, nei casi più gravi, anche l'esclusione dal campionato. La società che non rispetterà le norme previste dal protocollo della Federcalcio a tutela della salute e della sicurezza verrà sanzionata a seconda della violazione commessa, in base alla volontarietà e alla portata dell'atto commesso. È anche così che il calcio italiano si prepara a ripartire dopo gli ultimi giorni turbolenti per il ‘malpancismo' della Lega di Serie A e l'intransigenza mostrata dalla Figc.

La gravità della violazione – come indicato nel comunicato ufficiale – è valutata in funzione del rischio per la salute dei calciatori, degli staff, degli arbitri e di tutti gli addetti ai lavori esposti al contagio da COVID-19, nonché dell’accertata volontà di alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione. La norma si applica ai fatti commessi nella stagione sportiva 2019/2020.

Tolleranza zero, perché? La ratio della linea dura è nella nota di riepilogo a margine del Consiglio la Federcalcio ha implementato l'organico della Procura con 31 nuove figure ispettive. Si tratta di profili esperti in materie medico/sanitarie che avranno il compito di verificare l'applicazione scrupolosa e corretta del protocollo da parte delle società. Le ragioni sono due e reciprocamente vincolate.

  • 1. Serrare la fila a causa dell'equilibrio precario con il quale ripartirà il campionato. La questione della quarantena obbligatoria (2 settimane) per il "gruppo squadra" nell'eventualità di un positivo al Covid-19 è una sorta di trappola piazzata lungo il percorso. Non possono essere commesse leggerezze, il rischio che la stagione si fermi di nuovo senza possibilità di rimedio è palpabile.
  • 2. Scoraggiare presunti tentativi di ‘sabotaggio' (i casi di positività a ‘orologeria', che spuntano all'improvviso) e punire l'imperizia da parte dei club nel trattare una situazione così delicata.

In Consiglio è passata la linea del presidente, Gabriele Gravina, con una maggioranza schiacciante (18 voti a favore): playoff e playout in caso di nuovo stop, ricorso all'algoritmo per calcolare la classifica ed emettere in verdetti qualora fosse impossibile riprendere la stagione. Niente blocco delle retrocessioni o formule alternative, come paventato da buona parte dei club in Assemblea alla vigilia del vertice federale di lunedì.

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