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La lezione di Chiellini a Ronaldo: l’allenatore lo chiama per entrare al 95′, reagisce da campione

A distanza di poche ore, Giorgio Chiellini si è trovato a vivere la stessa identica situazione del suo ex compagno Cristiano Ronaldo: tenuto in panchina per l’intero match, è stato chiamato dal suo allenatore per entrare in campo al 95′. Ecco cosa è successo stanotte.
A cura di Paolo Fiorenza
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Ci sono due modi diversi di concludere una carriera di altissimo livello: c'è quello di Cristiano Ronaldo, che ha anteposto il suo ego, i suoi record e il suo insopprimibile desiderio di immortalità sportiva agli interessi superiori della squadra, beccandosi l'umiliazione dell'essere messo fuori rosa dal Manchester United, e poi c'è quello di Giorgio Chiellini, che – trovandosi esattamente nella stessa situazione che ha fatto esplodere CR7 mercoledì sera a Old Trafford – ha deciso di fare vedere a tutti cosa significhi essere un campione.

L'ex capitano della Juventus ha diviso lo spogliatoio con Ronaldo a Torino per 3 anni, ma non sembra avergli trasmesso alcunché riguardo alla dedizione alla causa collettiva in quello che resta uno sport di squadra. CR7 ha ritenuto che l'invito fattogli da Erik ten Hag ad entrare in campo contro il Tottenham poco prima del 90′ fosse un'umiliazione: dunque non solo gli ha detto no – gettando alle ortiche la sua professionalità, il lauto stipendio che riceve ed il rispetto per tecnico, compagni e tifosi –  ma ha anche abbandonato la panchina prima della fine del match per andare livido e rancoroso negli spogliatoi, offuscando quello che avrebbe dovuto essere un giorno unicamente di gioia in casa United alla luce della bella vittoria sul Tottenham che rilancia i Red Devils nella Premier.

Giorgio Chiellini ha giocato nella Juventus per 17 anni, prima di trasferirsi a Los Angeles
Giorgio Chiellini ha giocato nella Juventus per 17 anni, prima di trasferirsi a Los Angeles

Stanotte è toccato a Chiellini vivere una situazione in tutto e per tutto identica a quella di Ronaldo. Il toscano, che è di 6 mesi più anziano dell'ex compagno, non è stato scelto come titolare dal tecnico Cherundolo per la gara secca dei quarti di finale dei playoff di Major League che ha opposto il Los Angeles FC ai ‘cugini' dei Galaxy, guidati dal Chicharito Hernandez. Al centro della difesa ha giocato la coppia tutta colombiana formata da Eddie Segura e Jesus Murillo, come accaduto già altre volte quest'anno: Chiellini si è dunque accomodato in panchina senza fare una piega.

Anzi da bordo campo ha incitato come sempre i compagni, dimostrando di aver compreso pienamente lo spirito con cui vivere la sua nuova avventura americana. Un atteggiamento altruistico e da uomo squadra che lo ha fatto subito diventare un leader nello spogliatoio, amato e rispettato da compagni e tifosi. Il derby di Los Angeles ha tenuto fede alle attese: è stato un match tiratissimo deciso al 93′ da una rete di Arango che ha fatto esplodere il pubblico del Banc of California Stadium.

A quel punto, sul 3-2, l'allenatore ha pensato bene di sigillare il risultato inserendo Chiellini, un po' per perdere tempo e un po' per alzare ulteriormente la diga difensiva. Il toscano è dunque entrato addirittura al 95′, dando un cinque entusiasta al compagno e mostrando di essere carico a molla.

La partita è poi finita senza ulteriori scossoni e il Los Angeles FC si è qualificato per la finale della Western Conference (ovvero la semifinale dei playoff) in cui affronterà la vincente tra Austin e Dallas, in campo nella notte tra domenica e lunedì. Chiellini sa come si vince e cosa serve per farlo, dentro e fuori dal campo. Il suo post social dopo la vittoria con i Galaxy assieme a tutta la squadra, inclusi i membri dello staff, è la sintesi dell'uomo e del professionista. Ronaldo farebbe bene a rifletterci sopra.

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