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La ‘Legge Mbappé’ ha aiutato il Real Madrid a fare il colpo di mercato: cos’è e come funziona

Cos’è e come funziona la ‘Legge Mbappé’, voluta dalla presidente della Comunità di Madrid Ayuso e che ha favorito il Real Madrid nell’operazione per il calciatore francese.
A cura di Vito Lamorte
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Il Real Madrid ha ufficializzato l'arrivo di Kylian Mbappé. L'arrivo dell'attaccante francese, che giocherà con la Casa Blanca per i prossimi cinque anni, non ha sorpreso nessuno ma non era chiaro quando ci sarebbe stato l'annuncio in seguito all'addio al PSG. C'è grande curiosità nel capire in che modo Ancelotti incastrerà il fortissimo calciatore transalpino nello scacchiere dei campioni d'Europa ma, intanto, in Spagna c'è un acceso dibattito sulla "Legge Mbappé".

Di che cosa si tratta? Si tratta di un provvedimento voluto da Isabel Díaz Ayuso, noto esponente del Partido Popular, che consiste in uno sconto fiscale del 20% per le persone che si trasferiscono a vivere nella Comunità di Madrid dall'estero. Insomma, una legge che permetterebbe ai suoi nuovi residenti di investire capitali e pagare meno tasse.

Cos'è e come funziona la ‘Legge Mbappé'

Ma, di cosa si tratta precisamente questa ‘Legge Mbappé'? Tutte le persone che vanno a vivere nella Comunità di Madrid, che siano stranieri o spagnoli che ritornano nel paese, e investono nella regione potrebbero pagare la stessa imposta sul reddito personale di un lavoratore con uno stipendio tra 12.000 e 18.000 euro lordi all'anno, indipendentemente dai loro guadagni.

La legge portata avanti da Isabel Díaz Ayuso propone di detrarre il 20% della sezione regionale per i nuovi contribuenti che stabiliscono la loro residenza nella Comunità, purché investano nella regione.

Come segnalato dalla stampa spagnola, grazie a questa legge, per il suo primo anno al Real, Mbappé andrebbe a pagare solo il 24,5% di tasse, cioè giusto il 2% in più rispetto a un lavoratore che guadagna mille euro.

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In Spagna l'imposta sul reddito delle persone fisiche si paga in due tranche: una nazionale, uguale per tutti gli spagnoli; e un'altra regionale, che dipende dalla comunità in cui si vive. La sezione nazionale per i redditi superiori a 300.000 euro annui è del 24,5% e la sezione regionale di Madrid è del 20,5% . In totale, una persona ad alto reddito nella Comunità di Madrid dovrà pagare il 45% del proprio reddito, ma presto ci sarà un'eccezione.

La legge in preparazione da parte della Comunità detrarrà il 20% della sezione regionale, azzerandola quasi del tutto, sugli investimenti effettuati nella regione. L'unica imposta sul reddito che quella persona andrebbe a pagare sarebbe l'imposta nazionale sul reddito (24,5%).

La norma è ancora in fase di elaborazione e deve essere ancora approvata dal Consejo de Gobierno e dalla Asamblea, ma non dovrebbero esserci particolari problemi e tutto dovrebbe risolversi nel giro di poche settimane. Il disegno di legge non è nuovo e il PP di Madrid aveva già provato ad approvarlo l'anno scorso, ma Vox aveva votato contro. Ora il PP ha ottenuto la maggioranza assoluta alle elezioni regionali del 28 maggio e potrà portarla avanti.

Se verrà approvata, la legge sarà molto attraente per i calciatori che firmeranno per i club di Madrid: in Catalogna, ad esempio, un calciatore che guadagna più di 300mila euro dovrà pagare il 25,5% dell'Irpef regionale. Cioè più o meno la metà del tuo stipendio.

Il precedente: la ‘Legge Beckham' del 2005

Introdotta nel 2005, la Special Expats’ Tax Regime, conosciuta come ‘legge Beckham', è un decreto legge spagnolo che offre a tutti coloro che si trasferiscono in Spagna per lavorare e diventare residenti la possibilità di pagare un’aliquota fissa ridotta del 24% fino a 600.000 euro solo sul reddito spagnolo per i primi sei anni di residenza.

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