La Fiorentina si salva di rigore, Bologna rimontato da 2-0 a 2-2: Pioli resta a rischio esonero

La Fiorentina evita un'altra sconfitta solo nel finale e conquista il quarto pareggio in campionato. Al Franchi finisce 2-2 contro il Bologna, con la squadra di Stefano Pioli salvata da due calci di rigore e dal VAR, che prima annulla il possibile 3-0 rossoblù e poi consegna ai viola la chance per l'incredibile rimonta.
La partita, come spesso accade in questo inizio di stagione, si trasforma presto in un thriller: Castro porta avanti gli ospiti con una splendida conclusione al volo a metà primo tempo, poi in avvio di ripresa Cambiaghi firma il raddoppio dopo un'azione corale rifinita da Holm e Orsolini. Il Bologna domina, segna anche il terzo gol con Dallinga, ma la rete viene cancellata per un fuorigioco millimetrico di Orsolini.

Nel momento peggiore, la Fiorentina si aggrappa alla tecnologia. Il VAR richiama l'arbitro La Penna per un tocco di mano di Ferguson: Gudmundsson è freddissimo dal dischetto e accorcia le distanze. L'espulsione di Holm riaccende ulteriormente la gara, fino all'episodio che cambia tutto nei minuti di recupero: il pallone colpisce il braccio di Bernardeschi, altro intervento del VAR e nuovo rigore per i toscani. Dal dischetto Kean non sbaglia e firma il 2-2.
Per la Fiorentina è un punto che vale più per il morale che per la classifica: con quattro pareggi in otto giornate resta nei bassifondi della Serie A, a quota quattro punti. La rimonta non basta però a mettere al sicuro la posizione di Pioli, sempre più in bilico dopo un avvio di stagione deludente. Il Bologna, invece, spreca un'occasione d'oro: con la vittoria sarebbe salito al quarto posto, a due punti dalle capoliste Napoli e Roma. Per Vincenzo Italiano resta l'amarezza per un dominio tradito solo da due ingenuità finali e dall'occhio infallibile del VAR. Il pareggio lascia la Fiorentina in una posizione delicata e con il tecnico sempre più sotto osservazione. La società riflette sul futuro, ma il clima attorno alla squadra è teso. Servirà una svolta immediata per evitare che il prossimo passo sia l'inevitabile esonero di Pioli.