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La FIGC vieta ufficialmente le multiproprietà: due i club di Serie A a doversi adeguare

Il Consiglio Federale della Figc ha approvato il divieto da parte di qualsiasi società di avere due club nei vari campionati professionistici. Non ci saranno più le multiproprietà nel calcio italiano visto anche il caos creatosi dopo la promozione della Salernitana in Serie A (società facente capo al presidente della Lazio Lotito). I casi esistenti andranno risolti entro il 2024/25.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il Consiglio Federale della Figc ha approvato il divieto da parte di qualsiasi società ad aver due club nei vari campionati professionistici. Una svolta importante visto soprattutto il caso più spinoso verificatosi negli ultimi anni: la Salernitana. Il clamore creatosi dopo la promozione dei granata in Serie A ha preoccupato la Figc che ha deciso così di scrivere la parola fine sulla questione multiproprietà. Nel caso specifico dei campani, il club granata, oggi gestito da un trust, dovrà essere acquistato da una nuova proprietà entro il 31 dicembre 2021, pena l'esclusione dal campionato di Serie A.

Ecco perché la Figc ha chiuso definitivamente la questione negando ad un unico proprietario di avere più di una società nel calcio professionistico. Per quanto riguarda i casi esistenti ancora esistenti in Italia dopo il caso Lazio-Salernitana (Lotito unico proprietario), attraverso una disciplina transitoria, si è dato tempo per la dismissione entro l'inizio della stagione 2024/25. In questo momento infatti dovranno essere risolte le situazioni legate a Bari (di proprietà della Filmauro della famiglia De Laurentiis e quindi del Napoli) e Mantova (il presidente del Verona, Maurizio Setti, è socio di maggioranza del club.

"Non solo sarà escluso categoricamente il controllo assoluto della società ma non si potrà neanche avere alcuna partecipazione", ha affermato il presidente della Figc Gabriele Gravina che in prima persona si è battuto affinché venissero vietate le multiproprietà nel calcio italiano. “Abbiamo stabilito per il futuro il divieto assoluto di qualsiasi multiproprietà – si legge ne comunicato ufficiale diramato dalla FIGC – e sancito il principio per gli unici due casi ufficiali esistenti, concedendo più di due anni e mezzo di tempo per avviare un percorso di cessione di una delle due società”.

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