La festa del Betis accanto allo spogliatoio della Fiorentina, Gosens: “Sentiteli”. E fa un discorso

C'è tanta amarezza per l'eliminazione della Fiorentina nella semifinale di Conference League: in finale ci va il Betis che affronterà il Chelsea a Breslavia, meta fissata da Palladino ma sfumata per un pareggio nei tempi supplementari. La Viola era riuscita a restare in partita nonostante le difficoltà ma il gol di Ezzalzouli al 97′ ha troncato tutte le speranze. Neanche le parate di de Gea e la rete di Gosens sono bastati e alla fine della partita è stato il tedesco a dare una lezione a tutti i suoi compagni di squadra.
Ai canali ufficiali del club ha raccontato come hanno vissuto l'eliminazione negli spogliatoi, con la maturità di un giocatore che ha fatto dell'esperienza la sua arma vincente. Sono parole forti che servono a dare un insegnamento a tutti i calciatori: nel silenzio del Franchi deluso l'unico suono era quello dei festeggiamenti degli spagnoli che Gosens ha voluto amplificare per trarne benzina per le gare future.

Gosens analizza l'eliminazione della Fiorentina
La Fiorentina ci ha creduto fino alla fine, ma il pareggio del Betis al 97′ ha spezzato tutti i sogni. Nel secondo tempo la squadra di Palladino non è riuscita a segnare il gol della qualificazione e alla fine è stata beffata nel modo più amaro. Per la prima volta dalla sua creazione la Conference League non avrà una squadra italiana in finale e per Gosens è un'occasione d'oro persa. Accanto allo spogliatoio viola gli spagnoli si sono lasciati andare a grandi festeggiamenti: "Nello spogliatoio abbiamo sentito cantare il Betis e ho detto alla squadra di ascoltare bene. La loro gioia deve far scaturire la nostra rabbia che dobbiamo trasformare in energia positiva. Solo così possiamo rialzarci".
Una lezione importantissima da dare a tutta la squadra che adesso dovrà lottare per ottenere il massimo dal campionato. Il tedesco è tra i giocatori con più esperienza in rosa e, nonostante l'amarezza, ha analizzato in maniera lucida tutta la partita: "Abbiamo preso un gol banale dovuto anche alla stanchezza. Non deve succedere, ma quando sei stanco ci sta. Nel secondo tempo non siamo riusciti a giocare in profondità siamo stati troppo lontani dalla porta. Calciavamo a caso la palla in avanti e non va bene. Adesso conta fare 9 punti in campionato per tornare in Europa, lo meritano i tifosi e anche la squadra. Trasformeremo la tristezza in gioia".