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La fascia di capitano di Cristiano Ronaldo può salvare la vita a un bambino

Dal brutto gesto di stizza di Cristiano Ronaldo può nascere una speranza per Gavril Djurdjevic, il bimbo (ha meno di un anno) che soffre per una grave patologia: atrofia muscolare spinale, che colpisce circa 1 neonato ogni 10.000 ed è devastante. La fascia di capitano scagliata da CR7 è stata raccolta e destinata a un’asta di beneficenza per la raccolta fondi da destinare alle cure del piccolo.
A cura di Maurizio De Santis
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Un brutto gesto che può salvare la vita a un bambino. Il brutto gesto è quello a corredo della reazione furibonda di Cristiano Ronaldo, nervoso per la mancata assegnazione della rete segnata contro la Serbia nel finale. Perché possa salvare la vita a un bambino è nel retroscena inatteso, a mo' di lieto fine come nelle favole più belle, legato alla fascia di capitano del Portogallo che CR7 aveva lanciato per terra in un momento di rabbia dopo aver protestato con l'arbitro e i suoi assistenti.

L'inizio della storia è alla fine del match giocato dai lusitani in Serbia per la qualificazione al Mondiale di Qatar 2022. È da lì che parte la sequenza videoclip e coinvolge, oltre all'ex stella del Real Madrid, anche un dipendente dello stadio e un ente di beneficenza che ne ha accolto l'idea. Gavril Djurdjevic, invece, è il piccolo (ha meno di un anno) che soffre per una grave patologia: atrofia muscolare spinale, una malattia che colpisce circa 1 neonato ogni 10.000 ed è devastante.

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È per lui, che l'organizzazione Together for Life ha messo in atto una sottoscrizione online per raccoglie abbastanza fondi da destinare alla famiglia del bimbo affinché possa essere curato nel migliore dei modi. Quanto occorre? Una somma elevatissima: 2.5 milioni di euro, tanti ne servono per avviare il trattamento specialistico e curare Gavril.

L’idea di prendere la fascia di capitano gettata sul terreno di gioco e donarla in beneficenza è stata di un dipendente dello stadio "Rajko Mitic" di Belgrado dov'è stato disputato il match. L'uomo l'ha raccolta e non ha pensato di non tenerla per sé ma di metterla a disposizione per un fine umanitario. Ecco perché da quel brutto gesto di stizza che ha fatto il giro del mondo può nascere qualcosa di meraviglioso, una speranza per quel piccolo che è spacciato senza una terapia adeguata.

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