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La Curva Fiesole prepara la protesta per Fiorentina-Maccabi: “Cos’ha la Palestina meno dell’Ucraina?”

La Curva Fiesole, cuore pulsante del tifo della Fiorentina, prepara la protesta in vista del ritorno degli ottavi di Conference contro gli israeliani del Maccabi Haifa. Nel mirino le restrizioni imposte allo stadio e la disparità di trattamento da parte della Uefa nei confronti di Russia e Israele.
A cura di Fabrizio Rinelli
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"Cos'ha la Palestina meno dell'Ucraina?". È questo il senso del lungo comunicato diramato da parte dei tifosi della Fiorentina obbligati a entrare allo stadio Franchi entro le 18:15 in vista del ritorno degli ottavi di ritorno di Conference League che la squadra di Italiano dovrà giocare contro il Maccabi Haifa. Misure straordinarie sono infatti state adottate a Firenze in occasione della sfida contro la squadra isaraeliana. Non soltanto una partita di solo interesse sportivo, ma anche politico e sociale, visto quanto sta accadendo nel conflitto tra Israele e Palestina.

All'andata si giocò a Budapest per ovvi motivi, al ritorno lo stadio della Fiorentina è stato lasciato aperto ai tifosi ma con alcune restrizioni: sei settori non saranno disponibili al pubblico. Ma il vero timore è la tutela dei tifosi del Maccabi. Il rischio incidenti è molto alto anche se non sembrano esserci in programma o manifestazioni pro-Palestina. Sta di fatto che la Curva Fiesole, cuore pulsante del tifo viola, con un comunicato ha fatto sapere di non essere intenzionata a dare seguito all'obbligo d'ingresso allo stadio entro le 18:15 nonostante il calcio d'inizio alle 18:45.

I tifosi della Fiorentina hanno espresso le proprie perplessità in merito: "È necessario per noi prendere posizione su una questione spinosa. La premessa è che, come tutti sanno, la Curva Fiesole non è un luogo per promuovere idee politiche". La nota della Curva Fiesole è molto chiara: "In questa Conference League, la sorte ci ha messo davanti una squadra che viene da un paese che si dice “in guerra”, ma che in realtà sta massacrando una popolazione civile, inerme – si legge – Sono più di 10.000 i bambini uccisi in poco più di tre mesi. E ricordiamo, senza entrare nel merito della decisione, che le squadre di calcio appartenenti alla Federazione Russa sono escluse dalle competizioni Uefa a seguito della guerra in Ucraina. La Uefa, dall’alto dei principi morali che si vanta di sostenere, non ha nulla da dire sul massacro in corso in Palestina? Oppure dobbiamo dedurre che ci siano morti di serie A e serie B?". 

La riflessione si basa proprio su questa differenza e sul fatto che per via di questa presenza di tifosi israeliani ci saranno pesanti restrizioni: "Tutto questo, pare, per poter garantire la visita di una tifoseria che a Budapest si è presentata coi vessilli inneggianti a un esercito che attacca i civili, colpevoli di attendere acqua, cibo e medicinali – si legge – Perché dovremmo pagare noi per tutto questo? La Curva Fiesole si presenterà come di consueto ai cancelli poco prima dell’avvio della partita. Invitiamo tutta la tifoseria che deciderà di entrare dopo le 18:15 a ritrovarsi con noi ai giardini della Curva Fiesole e a presentarsi con noi ai tornelli. Spetterà a chi di dovere decidere se farci entrare o meno. La nostra coscienza è nel posto giusto”. In arrivo a Firenze ci saranno quasi 1000 tifosi israeliani e la riunione in Questura di domani farà luce sulle misure da adottare per scortarli fino al Franchi.

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