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La crisi della Fiorentina in Conference sta affossando l’Italia nel ranking per il 5° posto in Champions

Il crollo della Fiorentina in Conference League pesa più del previsto: l’Italia scivola al quinto posto nel ranking UEFA stagionale e vede allontanarsi il posto extra in Champions League. Un paradosso, se si guarda al contributo decisivo che proprio la Conference aveva garantito negli ultimi anni.
A cura di Michele Mazzeo
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Con la sesta e ultima giornata della fase campionato di Conference League si aggiorna anche il ranking UEFA stagionale 2025-2026, la classifica che assegna un posto extra in Champions League alle prime due Federazioni al termine dell'annata. Ed è un aggiornamento che sorride poco all'Italia.

Il dato più clamoroso è il balzo della Polonia, che grazie ai successi di Rakow e Lech Poznan vola in testa alla graduatoria davanti all'Inghilterra. All'opposto, la Serie A scivola al quinto posto, superata anche da Germania e Cipro, complice soprattutto la sconfitta della Fiorentina sul campo del Losanna.

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La classifica parla chiaro: Italia ferma a 11.250 punti, lontana dalle prime due posizioni che garantirebbero la quinta squadra in Champions. C'è margine per recuperare, ma il rendimento altalenante delle italiane e il tracollo viola in Conference rendono la rincorsa sempre più complicata.

Conference League, da risorsa a problema: perché la Fiorentina pesa sul ranking

Il paradosso è evidente. Negli ultimi anni la Conference League è stata la competizione che ha garantito all'Italia il maggior numero di punti UEFA: prima la Roma vincitrice, poi la Fiorentina finalista per due stagioni consecutive e semifinalista nell'ultima edizione. Un rendimento che aveva fatto la differenza nella corsa al ranking.

Oggi lo scenario è ribaltato. La crisi profonda della Fiorentina, certificata dal ko di Losanna e dal 15° posto finale nella classifica del girone unico, riduce drasticamente il contributo viola al coefficiente nazionale. Ogni turno mancato significa meno punti e meno bonus, con un effetto diretto sulla media italiana, calcolata dividendo il totale per le sette squadre al via nelle coppe.

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Il segnale è allarmante anche sul piano sportivo. Contro un avversario teoricamente inferiore, la squadra di Vanoli crolla senza reazione, confermando un momento nerissimo che si riflette inevitabilmente sul ranking.

Posto extra in Champions, il precedente che pesa e il rischio concreto

Nella stagione 2023-2024 l'Italia aveva centrato l'obiettivo grazie a un cammino europeo straordinario: nonostante il cammino nella vecchia Champions League non esaltante (con il Milan fuori ai gironi, mentre Inter, Napoli e Lazio sono state eliminate agli ottavi), a fare la differenza erano state l'Atalanta vincitrice dell'Europa League, la Roma in semifinale e la Fiorentina in finale di Conference. Era arrivato così il quinto posto Champions, sfruttato dal Bologna.

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Oggi il quadro è opposto. Con l'Italia fuori dalle prime due del ranking UEFA stagionale, il posto extra in Champions League appare sempre più lontano. E senza il contributo della Conference, storicamente decisivo, il rischio è di vedere svanire una delle poche strade "accessibili" per portare una squadra in più nella massima competizione europea.

La crisi della Fiorentina non è solo un problema viola: è un freno diretto alle ambizioni europee dell'intero sistema Serie A.

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