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Diego Armando Maradona morto a 60 anni

La battaglia per l’eredità di Maradona: “Non ha lasciato un testamento”

Il Diego divino, omaggiato in tutto il mondo, lascia spazio a quel che resta del Diego in terra: quantificare il patrimonio, individuare gli eredi in base alla linea di discendenza, la possibile controversia legale sulla successione. Chi è molto vicino all’ambiente familiare dell’ex Pibe rivela: “Non ha lasciato testamento”. Ecco cosa dice la legge in Argentina.
A cura di Maurizio De Santis
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Qual è la reale entità del patrimonio di Maradona e quali saranno i suoi eredi? Chi tra figli, ex moglie, ex compagne e parenti sarà ammesso alla successione? "C'è una grande battaglia legale in arrivo. Non ha lasciato testamento", ha ammesso all'agenzia AFP una fonte molto vicina alla famiglia che ha chiesto di restare anonima.

Sfumati la commozione e il momento del cordoglio culminati con il lungo addio dalla Casa Rosada fino al corteo funebre verso il cimitero di Jardin Bella Vista, il Diego divino lascia spazio a quel che resta del Diego in terra: un indagine sul decesso e sull'assistenza medica ricevuta dall'ex campione nelle ultime ore di vita; lo sciacallaggio delle foto di persone infiltrate in casa e pronte a vendere le immagini del cadavere ai giornali stranieri; lo sgradevole selfie, scattato in posa e con il pollice verso l'alto, dell'addetto alle onoranze funebri che prepara salma e feretro per la camera ardente; la controversa questione del patrimonio e dell'asse ereditario.

In Argentina sono convinti che D10s abbia dilapidato la maggior parte dei suoi averi negli anni passati, preda dell'avidità di amicizie (e affetti) interessati più alla sua notorietà e ai suoi soldi che non all'uomo. E che, in buona sostanza, sia morto "povero", con appena 100 mila dollari sul conto corrente. Non è certo, però, quale sia l'ammontare effettivo del suo patrimonio (tra immobili, contratti pubblicitari, investimenti, partecipazioni azionarie, oggetti preziosi, auto di lusso e quant'altro sia stato a sua disposizione) o se abbia fatto già una divisione quand'era ancora in vita.

Al momento l'unica certezza è nella legge che in merito alla successione stabilisce un punto fermo: i due terzi dell'eredità spettano ai figli e al coniuge. Una persona può donare solo un quinto dei suoi beni in un testamento. A tutto il resto ci penserà l'ufficiale incaricato di fare i conti e quantificare il saldo patrimoniale che verrà ripartito in base alla linea dei discendenti che – almeno per il momento – annovera 5 figli riconosciuti e 3 nipoti oltre a Claudia Villafañe che è stata la sua prima ragazza e la sua unica moglie e dalla quale ha divorziato nel 2003.

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