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Kulusevski perde quota: verso la seconda panchina consecutiva nella Juventus

Dejan Kulusevski non è partito dall’inizio contro il Napoli e probabilmente Pirlo non lo schiererà nemmeno contro i rossoblu. Lo svedese ha segnato all’esordio, ma si è perso con l’andare della stagione, complice anche la confusione tattica della Juventus. I suoi cinque gol in 37 presenza non sono sufficienti, ma i bianconeri non possono fare altro che aspettarlo.
A cura di Valerio Albertini
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Che fine ha fatto Dejan Kulusevski? Se lo chiedono a Torino, dove hanno ammirato solo a sprazzi il talento del classe 2000 svedese, ma a porsi l'interrogativo sono anche tutti gli appassionati che lo scorso anno avevano ammirato le sue giocate con la maglia del Parma e si aspettavano un rendimento migliore da parte dell'ex giocatore di proprietà dell'Atalanta.

Il gioiellino scandinavo dovrebbe partire dalla panchina anche domenica, nella partita tra la sua Juventus e il Genoa. Sarebbe la seconda volta consecutiva dopo il brutto errore nel derby con il Torino costato il gol di Sanabria, dopo aver giocato dall'inizio le sette partite precedenti. Una bocciatura? Non è detto. Ciò che è certo è che Kulusevski non è, al momento, l'uomo più in forma della Juve e Pirlo non può permettersi di aspettarlo in una fase del campionato in cui ogni punto è fondamentale. Nelle ultime sette da titolare, infatti, lo svedese non ha fatto bene: nessun gol e nessun assist, ma soprattutto ha mostrato un'involuzione che lo ha portato a perdere posizioni rispetto a Federico Chiesa, il vero uomo in più della Juve. Pirlo, inoltre, nella partita con il Napoli ha cambiato pelle alla sua squadra, schierando due esterni puri come Chiesa e Cuadrado per portare un raddoppio costante sulle fasce in entrambe le fasi. Se dovesse confermare questo assetto, per Kulusevski ci sarebbe meno spazio, anche a causa dell'alternativa tattica rappresentata da uno tra Ramsey e McKennie, considerati molto funzionali dall'ex giocatore del Milan.

La stagione di Kulusevski

La stagione del classe 2000 è stata altalenante, lecito visto che si tratta del suo secondo campionato di Serie A, ma in casa Juventus ci si aspettava sicuramente di più visti i 44 milioni di euro complessivi sborsati per portarlo a Torino. Partito fortissimo segnando all'esordio, con l'andare del tempo si è un po' perso, vittima anche della confusione tattica della Juventus che lo ha costretto a cambiare più volte ruolo. Inizialmente schierato al fianco di Cristiano Ronaldo, si è ritrovato ad alternare il ruolo di spalla del portoghese a quello di esterno a tutta fascia o ala nel 4-4-2 di Pirlo. Non è mai stato schierato nella sua posizione congeniale, quella di esterno destro in un 4-3-3, ma ci ha anche messo del suo con degli errori grossolani. I due retropassaggi effettuati contro Lazio e Torino sono costati due gol alla Juventus e, se nel match contro i biancocelesti non hanno avuto conseguenze sul risultato finale, nel derby il gol di Sanabria ha indirizzato la partita verso i granata, che alla fine sono riusciti a ottenere un punto.

Le sirene di mercato

I cinque gol segnati in 37 partite giocate tra tutte le competizioni non sono sufficienti, ma il ragazzo è giovane e la Juventus dovrà avere la pazienza di aspettarlo. In questo senso, sarà importante resistere in estate alle sirene del mercato, con il Manchester United di Solskjaer che ha già chiesto informazioni per acquistarlo. I Red Devils torneranno sicuramente alla carica nelle prossime settimane, ma la Juventus ha già fatto sapere di non considerare assolutamente una sua cessione.

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