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Klopp irriconoscibile dopo Arsenal-Liverpool, tifosi distrutti nel vederlo così: “Meglio che lasci”

L’intervista di Jurgen Klopp dopo la sconfitta del Liverpool con l’Arsenal ha mostrato alle telecamere un uomo davvero provato. La rabbia dei tifosi non si scaglia contro di lui, l’obiettivo è un altro: “Vergogna, lo hanno abbandonato”.
A cura di Paolo Fiorenza
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La sconfitta per 3-2 incassata in casa dell'Arsenal, sempre più lanciato in vetta alla Premier League con un punto di vantaggio sul Manchester City, è stata una mazzata per le ambizioni del Liverpool, che adesso si trova al decimo posto in classifica a ben 14 punti dai Gunners: una distanza siderale, pur con una partita in meno, che probabilmente esclude i Reds dalla lotta per il titolo già a ottobre. E poiché quando piove può sempre diluviare, dal match di Londra il Liverpool esce a pezzi anche in senso non metaforico, con i brutti infortuni di Luis Diaz e Alexander-Arnold.

Ai microfoni del dopo partita si è presentato uno Jurgen Klopp davvero provato, come non si era mai visto. Abituati a vedere il tedesco sempre sorridente e con la battuta pronta, nessuno è potuto rimanere indifferente di fronte alla maschera consunta del 55enne tecnico. Intervistato dall'ex attaccante norvegese Jan Age Fjortoft, Klopp non si è tirato indietro, rispondendo con grande disponibilità a tutte le domande. Sono stati cinque minuti di grande sofferenza umana, in cui più che le risposte dell'allenatore a fare notizia è stato il suo volto prosciugato.

Jurgen Klopp a pezzi nell'intervista post partita
Jurgen Klopp a pezzi nell'intervista post partita

Una scena che ha spezzato il cuore dei tifosi dei Reds, che sui social non hanno potuto fare a meno di sottolineare come Klopp apparisse un uomo sconfitto, battuto, distrutto, insomma non esattamente il tecnico combattivo che dovrebbe avere forza e risorse per rimontare la corrente e risollevare la squadra. E c'è chi addirittura è arrivato a dire che il tedesco farebbe meglio a dimettersi, piuttosto che continuare quest'agonia che non merita, visto che il modo in cui ha dato tutto se stesso alla causa del Liverpool da quando è approdato sul Merseyside nel 2015.

Non lo merita anche perché, secondo la maggior parte dei tifosi, non è certo lui il responsabile della situazione, non lui che due anni fa vinceva la Premier e tre anni fa la Champions League. Le colpe dell'attuale disastro sono attribuite invece al Fenway Sports Group, la società americana che detiene la proprietà del club oltre che dei Boston Red Sox nella Major League Baseball e dei Pittsburgh Penguins nella National Hockey League. L'accusa è quella di non aver rinnovato adeguatamente una rosa spremuta e arrivata a fine corsa in alcuni elementi, consegnando a Klopp una missione impossibile anche per un manager del suo livello.

L'arrivo di Darwin Nunez al posto di Mané ceduto al Bayern e del giovane centrocampista Fabio Carvalho (un panchinaro, zero minuti con l'Arsenal) sono stati gli unici sussulti di un mercato estivo che ha di fatto lasciato pressoché inalterato l'impianto della squadra. "Klopp è stato abbandonato dalla proprietà, che sperava facesse miracoli con una squadra vecchia, devono vergognarsi", è il commento più diffuso che riassume lo stato d'animo dei sostenitori dei Reds. Di dare addosso all'amato Jurgen nessuno ha davvero voglia, anzi c'è grande compassione per le difficoltà che si trova a dover fronteggiare. Adesso il calendario prevede il match di Champions in casa dei Rangers e poi la sfida da brividi col Manchester City ad Anfield: non esattamente lo scenario ideale per una squadra col fiato corto.

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