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Juventus, quando torna Cristiano Ronaldo? Quarantena e tempi di rientro

Cristiano Ronaldo è attualmente in quarantena nella sua abitazione di Torino. Ha saltato la partita di campionato con il Crotone, perderà anche il debutto in Champions a Kiev e, quasi sicuramente, la sfida in Serie A col Verona. Ce la farà a essere in campo per il 28 ottobre contro il Barcellona e Messi? Ecco cosa dicono le leggi italiane e il protocollo della Uefa per il ritorno al gioco.
A cura di Maurizio De Santis
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Quando Cristiano Ronaldo potrà tornare in campo con la Juventus? Ce la farà a essere tra i convocati per la partita di Champions League contro il Barcellona dell'eterno rivale, Lionel Messi? Il campione portoghese è attualmente in quarantena dopo essere risultato positivo al coronavirus il 13 ottobre scorso mentre si trovava nel ritiro della nazionale in occasione delle gare della Nations League. CR7 sta trascorrendo il periodo di isolamento fiduciario nella sua abitazione di Torino, condotto lì da un'ambulanza privata che, nel giorno del rientro in Italia a bordo di un volo-sanitario, lo ha atteso sulla pista dello scalo di Caselle per prenderlo in consegna e trasportarlo in sicurezza fino al suo domicilio.

Una pratica che ha suscitato polemiche sia per la decisione da parte del campione di lasciare il Paese subito dopo la mancata disputa della gara col Napoli (violando il protocollo applicato al gruppo squadra per la positività di due dirigenti) sia per le modalità di rientro così da beneficiare dei tempi differenti della profilassi e sperare di essere a disposizione per il big match di Coppa.

Finora Ronaldo ha saltato la sfida di campionato con il Crotone, perderà anche il debutto nella fase a gironi contro la Dinamo Kiev e la seguente gara di Serie a con il Verona. Resta in forte dubbio la sua partecipazione all'incontro con i catalani fissato in calendario per il 28 ottobre. Le perplessità sono legate ai tempi del pacchetto di norme nazionali e quelle che fatto strettamente riferimento al protocollo della Uefa.

  • Nel primo caso, in base alle nuove prescrizioni del Governo italiano, per un positivo asintomatico (è la posizione del cinque volte Pallone d'Oro) il tempo di quarantena è di 10 giorni al termine dei quali solo dopo essere risultato negativo al test molecolare può tornare libero.
  • Nel secondo, invece, a dettare il percorso da seguire è il paragrafo 7.7 del "protocollo di ritorno al gioco" previsto dalla Uefa. In buona sostanza, un calciatore può tornare in campo solo se negativo almeno una settimana prima della prossima partita in calendario di una competizione europea. Non basterà, però, l'esito del test molecolare per essere inserito nella lista dei convocati. La sua documentazione dovrà essere inviata all'Upap (Uefa Protocol Advisory Panel) che avrà il compito di analizzare e approvare la relazione medica che dichiara il giocatore clinicamente guarito e negativo al COVID-19. Perché questo ulteriore passaggio burocratico? È spiegato in cima al paragrafo stesso: "È attualmente riconosciuto che coloro che sono guariti dal Covid-19 possono essere ancora a rischio di risultare positivi a un test molecolare, nonostante non rappresentino un potenziale contagio, né accusino sintomi legati al virus".

Dunque, per giocare il 28 ottobre in Champions Cristiano Ronaldo deve risultare negativo entro il 21 ottobre e produrre in quello stesso giorno la relazione medica? Sì. Diversamente, per assistere al primo match in Champions dell'ex Real bisognerà attendere a novembre (4 e 21, doppio confronto con il Ferencvaros) mentre il duello con Messi sarà rinviato all'8 dicembre, per il ritorno al Camp Nou. Differente la situazione per la Serie A: se CR7 risulta negativo a 48 ore dal match con l'Hellas (22/23 ottobre) può scendere regolarmente in campo.

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