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Italia Under 21, Nicolato lancia Kean: “Si sta comportando in modo perfetto”

Alla vigilia della sfida contro l’Armenia, il commissario tecnico azzurro ha elogiato il comportamento dell’ex attaccante della Juventus: “Si sta muovendo bene nel gruppo, si sta impegnando e dimostra di avere tanta voglia di giocare. Il fatto che lui sia sempre in mezzo alle attenzioni è responsabilità di tutti noi. E’ un 2000 e a quell’età non è facile gestire questo tipo di amplificazione mediatica”.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo la confortante vittoria contro l'Islanda, che regala agli Azzurrini grandi chance per centrare la qualificazione all'Europeo del 2021, Paolo Nicolato è tornato a parlare del suo lavoro e della crescita dei ragazzi in occasione della vigilia della sfida contro l'Armenia. Il commissario tecnico dell'Italia Under 21, nel presentare la sfida di Catania, ha praticamente confermato la presenza dal primo minuto di Moise Kean: assente contro gli islandesi perché squalificato.

"Contro l'Armenia Moise giocherà – ha esordito il ct in conferenza stampa – Con noi si sta comportando in modo perfetto sotto tutti i punti di vista. Si sta muovendo bene nel gruppo, si sta impegnando e dimostra di avere tanta voglia di giocare. Il fatto che lui sia sempre in mezzo alle attenzioni è responsabilità di tutti noi. E' un 2000 e a quell'età non è facile gestire questo tipo di amplificazione mediatica".

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I pericoli della prossima sfida con l'Armenia

Ma quali saranno le difficoltà a cui i nostri andranno incontro nei novanta minuti dello stadio ‘Massimino'? Secondo Nicolato il problema sarà soprattutto di natura psicologica: "Il pericolo è credere di aver fatto cinque passi avanti e che questa partita sia più facile, ma sarà difficile. Dal punto di vista nervoso abbiamo speso molto e le partite sono ravvicinate. Bisogna tenere alta l’attenzione e non sottovalutare l’avversario".

"L'Armenia ci aveva già creato qualche problema nel match d'andata con le ripartenze – ha aggiunto Nicolato – Noi siamo una squadra di palleggio, più che di gamba. E certi rischi dobbiamo metterli in conto: la nostra idea è portare molti giocatori nella metà campo avversario, qualche ripartenza dobbiamo concederla per forza. Ma dobbiamo limitarle al minimo. Il futuro? L’obiettivo è formare un gruppo di giocatori che siano pronti quando ce ne sarà bisogno. Ma dovremo avere pazienza, perché l’esperienza non arriva senza errori".

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