Inter in tilt, Marotta chiude al mercato ma per Chivu è un cantiere aperto: “Lavoro con ciò che ho”

Cristian Chivu aveva anticipato che con i giocatori aveva stretto un patto che sarebbe durato finché sarà sulla panchina dell'Inter e subito dopo l'amarissima sconfitta di San Siro contro l'Udinese, è stato di parola prendendosi ogni responsabilità di un KO che ha evidenziato tutti i limiti di un gruppo che ha definito senza mezzi termini "un cantiere aperto", da chiudere il prima possibile. Intanto, Beppe Marotta ha annunciato proprio alla vigilia della sfida contro i friulani di un mercato già chiuso da tempo in chiave nerazzurra: "Non ci saranno movimenti, Lookman non arriverà".
Le parole di Marotta prima di Inter-Udinese: "Rosa funzionale, confermarla è un pregio da grande squadra"
Le parole pronunciate dal presidente nerazzurro poco prima del fischio d'inizio di Inter-Udinese stridono fortemente su quanto visto in campo e le considerazioni espresse da Cristian Chivu sul fronte mercato che Marotta ha di fatto chiuso con larghissimo anticipo rispetto alla scadenza odierna del 1° settembre. "Ritengo che non ci saranno movimenti ulteriori" aveva detto nel pre gara ai microfoni DAZN il numero uno interista. "Poter confermare l'ossatura della squadra è un pregio e solo le squadre forti possono farlo: la rosa rispetta le necessità rispetto agli obiettivi e al confronto diretto con l'allenatore. Non è facile trovare giocatori più forti dei disponibili in difesa" ha poi concluso, "anagraficamente sono datati ma il reparto difensivo è garanzia di efficienza e solidità. Lookman? Credo resti dove sia ora".
Chivu dopo il KO a San Siro: "Siamo un cantiere aperto. Mercato? Lavoro con quel che ho"
Pensieri e parole che vanno controcorrente rispetto all'andamento della gara: al 90′ si è rimasti di fronte ad una squadra imballata, che gioca a memoria così come a memoria la conoscono i propri avversari, incapace di sviluppare nuove idee tattiche in corsa, sfruttare giocatori con caratteristiche differenti, mostrare la tanto solidità decantata davanti a Sommer. Tutti elementi che stridono oltre che con il risultato di un KO da bocciatura completa, anche con un gioco che appare oramai inoffensivo ai più. Lo stesso Chivu, lontanissimo dal volersi lamentare con la dirigenza dopo essere stato scelto quale tecnico di prima squadra, ha evidenziato i problemi: "Siamo un cantiere aperto che cerca la quadra giusta e le giuste motivazioni. Difficile così, anche perché bisogna cancellare mentalmente stagioni precedenti ma bisogna lavorare sodo: non possiamo esserlo ancora a lungo. Il mercato? Io provo a lavorare al meglio con quelli che ho in rosa, le responsabilità sono solo mie".
Inter, mercato inesistente malgrado i ricavi a tre cifre nell'ultima stagione
Purtroppo, però, è evidente che la verità è che quest'Inter è rimasta a metà strada tra una profonda e doverosa rifondazione e l'idea di continuità su lavoro svolto da Inzaghi. Il mercato, a 24 ore dal gong, è definitivamente chiuso stando alle parole di Marotta ma di fatto non c'è mai stato: due i soli veri acquisti in corso d'opera in estate, Bonny e Diouf, tutti gli altri erano stati programmati da tempo, dal fermo di Pio Esposito, all'arrivo di Luis Henrique e Susic. Poi, una serie di flop clamorosi e inspiegabili: dall'annuncio della volontà di prendere Lookman, profilo che manca nella rosa nerazzurra, al tentativo di Kone offerto dalla Roma e mai arrivato, per passare al giovane Leoni, finito tra i soldi della Premier. Per il resto, vuoto completo alla casella entrate: eppure nell'ultima stagione l'Inter ha fatturato cifre a tre cifre, aveva risorse da investire dopo anni di autofinanziamento forzato di debiti. Ma nulla è cambiato e il derby d'Italia in casa della Juventus del 13 settembre al rientro della pausa per le Nazionali, hià porta con sé tristi presagi.