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Inter, Conte: “Il derby è speciale. Lite Lukaku-Brozovic? Cattive abitudini, da cambiare”

Quale Inter dovrà aspettarsi il Milan nell’attesissimo derby in programma sabato sera a San Siro? Antonio Conte ha presentato il match nella classica conferenza stampa pre-partita, dimostrando di voler subito cancellare il ricordo della brutta prova di Champions contro lo Slavia Praga. L’allenatore nerazzurro, che finora non ha sbagliato un colpo in Serie A, ha speso parole di stima per il collega e avversario Giampaolo, rispondendo in maniera perentoria alle domande dei cronisti sul presunto litigio Brozovic-Lukaku.
A cura di Marco Beltrami
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Quale Inter dovrà aspettarsi il Milan nell'attesissimo derby in programma sabato sera a San Siro? Antonio Conte ha presentato il match nella classica conferenza stampa pre-partita, dimostrando di voler subito cancellare il ricordo della brutta prova di Champions contro lo Slavia Praga. L'allenatore nerazzurro, che finora non ha sbagliato un colpo in Serie A, ha speso parole di stima per il collega e avversario Giampaolo, rispondendo in maniera perentoria alle domande dei cronisti sul presunto litigio Brozovic-Lukaku

Antonio Conte presenta Milan-Inter in conferenza stampa

Antonio Conte ha presentato così in conferenza stampa il primo derby di Milano da allenatore dell'Inter della sua carriera: "Tutti i derby sono partite speciali e lo sarà anche quello di domani. Affrontiamo una buonissima squadra e cerchiamo di preparare il match nel migliore dei modi. Ogni partita la dobbiamo giocare per cercare di ottenere la vittoria. Ma ogni match nasconde insidie e difficoltà. La vittoria porta aspetti positivi ed entusiasmo se è conseguita nella giusta maniera. A volte la vittoria però può portare a dei rilassamenti e lì dovremo essere bravi a gestire questo tipo di situazioni. Detto questo, a me piacerebbe sempre vincere e gestire l'eventuale relax della squadra".

L'allenatore dell'Inter vuole risposte nel derby dopo lo Slavia Praga

Dopo il pareggio-flop contro lo Slavia Praga, Antonio Conte vuole risposte importanti in campo dalla sua Inter. Il tecnico ha difeso i suoi giocatori sottolineando la totale unità d'intenti: "Noi cerchiamo sempre di metterci il massimo impegno e di fornire una buona prestazione, cercando di seguire i dettami della preparazione della gara. A volte ci riusciamo in maniera approfondita, a volte in maniera minore. Ma i ragazzi ci mettono sempre grandissimo impegno. Abbiamo tanto da lavorare per migliorare, ma questo non ci spaventa. Il pareggio contro lo Slavia? Intanto affrontavamo una squadra forte, che già lo aveva mostrato nella scorsa Europa League. Sono stati eliminati solo dal Chelsea, che poi ha vinto la finale. Sicuramente ci servirà da esperienza, non siamo una squadra con tanta maturità in Champions League. L'esperienza conta tanto".

Antonio Conte e i complimenti a Giampaolo

Se Giampaolo ha esaltato Conte, anche il tecnico dell'Inter ha dimostrato di stimare quello del Milan alla vigilia del primo confronto da avversario: "Quello che ha ottenuto se l'è meritato. Ha fatto una gavetta importante, come me. Ciascuno ha un proprio percorso e lui ha meritato di avere questa grand occasione al Milan. Ha dimostrato di essere preparato e ossessionato dal calcio".

Conte non vuole paragoni tra la nuova Inter e la sua prima Juventus

Nessuna preoccupazione da parte di Conte, per un possibile rendimento altalenante dell'Inter soprattutto a livello di prestazioni. Il tecnico non vuole fare paragoni con la sua prima Juventus: "Abbiamo un'idea di calcio e stiamo lavorando su quell'idea. È ben precisa, stiamo cercando di coinvolgere tutti i calciatori ma c'è tanta strada da fare. Non si possono fare paragoni con la mia prima Juventus. Assolutamente. Soprattutto perché quella Juventus non aveva le coppe europee. Poi ci sono anche delle similitudini, ma tante cose sono diverse. Dei limiti accusati nel passato da questa squadra non mi va di parlarne perché non mi sembra giusto. In questi nove anni in cui l'Inter non è stata competitiva, la ragione è dovuta a continui alti e bassi. Ma non è un giudizio, lo dicono i numeri".

Conte, il litigio Brozovic-Lukaku e il messaggio a tutto l'ambiente Inter

Dopo il pareggio contro lo Slavia si è parlato a lungo del presunto battibecco tra Brozovic e Lukaku nello spogliatoio. L'allenatore lancia un messaggio a tutto l'ambiente: "Io penso che l'Inter è sempre molto chiacchierata sui giornali e sulla televisione. Mi hanno detto che per l'Inter è normale, è sempre stato così anche negli anni passati. Ma per me non è così, negli altri club sono più bravi a proteggere certe situazioni, dobbiamo migliorare. Dobbiamo crescere sia in campo che fuori dal campo. Allora anche io posso dire ‘gli altri anni non si è lottato per vincere'. Dobbiamo migliorare tutti insieme. Allenare l'Inter non è semplice, bisogna cercare di essere capaci ad estirpare cattive abitudini. Anche fuori dal campo ci sono cattive abitudini che poi testimoniano il perché succedano certe cose. Dobbiamo essere più impermeabili. Non si vince solo in campo, si vince anche fuori dal campo. Questo deve essere chiaro e importante. Non accetto che mi si dica ‘era così anche negli anni passati', perché si tratta di un alibi". Conte a tal proposito è d'accordo col maestro Trapattoni: "Trapattoni diceva che allenare Inter era una centrifuga? Quello che dicono i maestri non va mai contraddetto. Beh, sicuramente guidare l'Inter non è semplice".

Conte sulla formazione anti-Milan, e su Candreva, Lukaku e Sanchez

A proposito della possibile formazione, Antonio Conte non scioglie i dubbi: "Candreva ha ricevuto questo colpo alla schiena e va valutato. Vedremo se sarà in condizione. Lukaku ha avuto una contrattura alla schiena nel riscaldamento con l'Udinese, ma è passata e sta bene. Brozovic meno incisivo?  Ora ne ha due accanto e ha meno campo da coprire. Ha avuto un ottimo inizio di campionato e che sta facendo bene. Ha margini importanti di miglioramento. Può diventare uno dei centrocampisti più forti in Europa. Ha potenzialità enormi". E su Alexis Sanchez: "Sta lavorando bene e sta facendo degli step importanti per essere considerato per la formazione iniziale. Può aggiungere esperienza in campionato e in Champions. Può anche darci un pizzico di cattiveria agonistica in più. Sto iniziando a vedere le risposte che sto cercando da lui". A chiudere una battuta sulla "fuga di notizie": "Se aspettate le 19 vi diranno la formazione".

Il problema razzismo in Italia

A chiudere una considerazione sull'iniziativa lanciata dal Milan, anti-razzismo: "Qualsiasi insulto verso l'avversario è un problema, non solo il razzismo. Sono stato in Inghilterra tre anni, lì se accade qualcosa poi il tifoso non mette più piede allo stadio. In Italia ho trovato la cose molto peggiorate. C'è tanto odio, tanto rancore, si scrive solo per insultare e fomentare odio. Dobbiamo migliorare tutti, noi nelle dichiarazioni e anche voi giornalisti: facile fare articoli sul razzismo, poi però in altri articoli si fomenta l'odio e la mancanza di rispetto. Così non si va da nessuna parte, è diseducativo, bisognerebbe mandare messaggi positivi, qui si va allo stadio per insultare avversario, non per tifare la propria squadra".

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