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Insulti razzisti a Rashford, il calciatore che aiuta i bambini poveri: “Fiero della mia pelle”

L’attaccante del Manchester United, Marcus Rashford, ha pubblicato un tweet per denunciare la volgarità degli insulti e dei commenti razzisti ricevuti. “Nessuno, o nessun commento, mi farà sentire diverso”. A 22 anni è stato insignito dalla Regina Elisabetta del titolo di Membro dell’Impero britannico per il suo impegno sociale.
A cura di Maurizio De Santis
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Insulti, commenti razzisti. Nella pancia del mondo social c'è di tutto e la violenza delle parole questa volta ha preso di mira l'attaccante del Manchester United, Marcus Rashford. Il motivo? Ha la pelle nera ed è divenuto oggetto di attacchi volgari. Lui che s'è distinto per importanti iniziative di solidarietà e beneficenza: è stata la Regina Elisabetta a insignire il calciatore dei Reds con una onorificenza speciale conferendogli insignito del titolo di Membro dell'Impero britannico. Un attestato di stima importante il cui valore va oltre il blasone considerati i motivi alla base della scelta: a 22 anni quel ragazzo cresciuto nei sobborghi della città, e divenuto un giocatore di spicco a livello internazionale, è stato premiato per il suo impegno sociale durante la pandemia.

La crisi economica provocata dal coronavirus ha avuto effetti devastanti su larghe fasce della popolazione. Nel suo ‘piccolo, Rashford non ha voluto far mancare il proprio sostegno alle famiglie più disagiate, tenendo a cuore in modo particolare la condizioni dei bambini. Ecco perché ha raccolto i fondi per donare 3 milioni di pasti alle persone meno abbienti e, successivamente, ha scritto una lettera aperta inviata ai deputati della Camera dei Comuni e al Governo perché non facessero mancare sostegno ai bambini poveri anche dopo la chiusura delle scuole.

Alla luce di tutto ciò, com'è possibile che Rashford sia insultato e discriminato? L'aggressione razzista non lo ha scalfito, lui stesso ha reagito in maniera molto decisa pubblicando un messaggio su Twitter: "L’umanità e i social media nella loro peggiore espressione. Sì, sono un uomo di colore e vivo ogni giorno orgoglioso di esserlo. Nessuno, o nessun commento, mi farà sentire diverso. Mi dispiace quindi se stavi cercando una reazione forte, semplicemente non la otterrai qui". Nello sfogo che ha diramato attraverso i suoi canali social l'attaccante dello United ha fatto riferimento agli screenshot che ha scelto di denunciare ma non condividere nel rispetto dei tanti ragazzi che sono tra i suoi followers: "Ho bellissimi bambini di tutti i colori che mi seguono e non hanno bisogno di leggerli".

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