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Inghilterra sotto shock, i racconti dei giocatori inguaiano il tecnico: “Stanza a parte per i neri”

Scandalo in Inghilterra dopo le rivelazioni sul manager Yems accusato dai calciatori, di usare atteggiamenti discriminatori e termini molto offensivi.
A cura di Marco Beltrami
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La sacralità dello spogliatoio e il fatto che quello che accade in campo debba rimanere in campo, possono essere messi in secondo piano di fronte ad episodi beceri. L'Inghilterra del calcio si ritrova a fare i conti con la piaga del razzismo. Ha sollevato un polverone il caso di John Yems, esperto e conosciuto tecnico inglese che è stato prima allontanato dal suo club e poi indagato dalla Football Association per tutta una serie di insulti razzisti pronunciati all'indirizzo dei suoi giocatori. Le rivelazioni di alcuni di loro, hanno evidenziato una situazione a dir poco imbarazzante, che potrebbe costare carissima al manager, se confermata.

John Yems è un'istituzione per il calcio inglese. Pur non avendo mai allenato in Premier League, questo classe 1959 tecnico ed ex calciatore, è diventato il condottiero del Crawley Town formazione che milita in English Football League Two, ovvero la quarta serie calcistica inglese, la terza della Football League e l’ultima del settore professionistico. Il mese scorso il manager è finito al centro di una brutta storia, fatta trapelare da Sportmail che aveva spinto la FA ad aprire un'inchiesta. Un gruppo di suoi calciatori aveva deciso di denunciare il suo presunto uso di linguaggio offensivo e discriminatorio e non solo.

In sintesi diversi giocatori avevano rivelato Yems aveva abusato di loro con insulti razziali come "attentatore suicida", "terrorista" e "Zulu". Come se non bastasse poi aveva addirittura gestito gli allenamenti, dividendo la squadra e segregando i calciatori neri costretti ad usare uno spogliatoio separato. Una situazione che ha spinto la proprietà americana del Crawley, ovvero il gruppo di investimento WAGMI United, a rimuovere il tecnico in maniera immediata. L'allenatore ha lasciato l'hotel della squadra all'1:30 di mattina alla vigilia di una partita.

Yems in occasione di una sfida contro il Leeds in FA Cup
Yems in occasione di una sfida contro il Leeds in FA Cup

Sportsmail ha raccolto nuovi dettagli delle accuse mosse a Yems e da lui negate. Oltre alla presenza di spogliatoi separati per i calciatori neri, definiti spesso "guerrieri zulu", ci sarebbero stati ripetuti inviti agli altri a "non cambiarsi nella stanza dei neri". Per quanto riguarda invece i giocatori asiatici, Yems li avrebbe costantemente chiamati come terroristi, kamikaze e mangiatori di curry, scherzando sul fatto che non dovessero portare zaini, perché i compagni avrebbero pensato ad un possibile attentato. Almeno un paio di giocatori sono stati poi banditi dagli allenamenti con la prima squadra, senza spiegazioni, solo per il fatto di provenire da minoranze etniche.

Per questa situazione sette giocatori si si sono lamentati con la Federazione e uno di loro ha anche chiesto un sostegno, dopo i danni provocati dal tecnico alla sua salute mentale. Molti di loro infatti hanno raccontato in lacrime di aver vissuto situazioni da incubo e di essere rimasti traumatizzati. Un giocatore che ha preferito restare anonimo ha svelato al tabloid: "Ci ha chiamato terroristi, kamikaze, mangiatori di curry. Ha anche chiamato uno dei giocatori guerriero Zulu. Nessuno lo ha sfidato perché è il tecnico e non sentivamo di poterlo fare. A volte i giocatori dicono le cose nella foga del momento, ma sentirlo dal manager è diverso. È il capo, quindi è un abuso del suo potere. Sono stato in un posto oscuro e ho davvero lottato. Due giocatori sono stati effettivamente espulsi dal club l'anno scorso senza motivo. Si sono allenati da soli e da allora non sono più stati visti. Uno dei ragazzi ha detto che Yems gli stava urlando in faccia: "Vaff….o, vattene dal nostro club".

Anche un componente dello staff del Crawley ha confermato: "John lo vedrebbe come una presa in giro, ma è il bullismo legato alla razza che ha avuto un effetto dannoso su diversi giocatori. Alcuni di loro giocherebbero insieme, ma è davvero doloroso e molti di loro sono ragazzini. Le persone erano a disagio, ma la maggior parte dei giocatori ha deciso di tenere la testa bassa e puoi capire perché. Questi non sono giocatori della Premier League: sono solo una ricaduta con l'allenatore dall'essere espulso dal club e probabilmente dall'abbandono del gioco professionistico. Se lasci Crawley, dove vai?".

Se il club ha definito le accuse come "serie e credibili", la questione è nelle mani del dipartimento disciplinare della FA che sta decidendo se accusare Yems di violazione della regola E3, che vieta la discriminazione contro le caratteristiche protette di un altro individuo come razza, colore, religione, orientamento sessuale o disabilità. I tifosi nel frattempo, dopo tre sconfitte consecutive, hanno chiesto a gran voce il ritorno del tecnico sospeso: "Rivogliamo il nostro Yems".

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