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Indagato per pedofilia, Sigurdsson è sparito: di lui non c’è più nessuna traccia

Che fine ha fatto Gylfi Sigurdsson? Il 32enne centrocampista dell’Everton ha fatto letteralmente perdere le proprie tracce dopo essere stato rilasciato su cauzione in seguito all’arresto con l’accusa di essere un pedofilo. Nessuno sa dove sia, il club di Liverpool lo cancella anche dalla rosa iscritta alla Premier League.
A cura di Paolo Fiorenza
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Nella scorsa stagione Gylfi Sigurdsson è stato una delle colonne dell'Everton: 44 presenze con 10 gol e 8 assist. Sembra passato un secolo. Oggi il 32enne centrocampista islandese è letteralmente sparito, volatilizzato, trovare qualsiasi notizia su di lui è impossibile, anche dove si trovi. I 59 minuti giocati il 23 maggio scorso nell'ultimo turno di Premier League potrebbero essere gli ultimi della carriera di Sigurdsson, che adesso si trova a dover vincere una partita ben più importante della sua vita: riuscire a scagionarsi dalla orribile accusa di essere un pedofilo.

Il nazionale islandese – una autentica leggenda nel suo Paese, dove era amatissimo e testimonial di parecchi sponsor, che ora lo hanno tutti scaricato – era stato arrestato lo scorso luglio con l'infamante accusa di reati sessuali su minori. Rilasciato poi su cauzione, Sigurdsson era stato lasciato dalla moglie – volata in patria per rifugiarsi dalla famiglia – ed aveva trovato riparo mediatico in una abitazione messagli a disposizione in un luogo sconosciuto dall'Everton, con lo scopo di far calare completamente il silenzio sulla vicenda e sul suo nome in attesa del processo dove potrà difendersi con tutte le garanzie di legge, visto che si professa innocente.

È questa l'ultima informazione che abbiamo su Sigurdsson a fine luglio. Da allora nessuno sa dove sia, né è uscita una sola parola dalla sua bocca o da quella dei suoi familiari o legali. Del resto il suo nome non compare in nessun atto ed Inghilterra quando si parla del protagonista della vicenda, per motivi legali ci si riferisce al "giocatore di 31 anni dell'Everton, sposato e nazionale del suo Paese". Insomma, ufficialmente il nome del presunto pedofilo non è mai stato comunicato né dal club di Liverpool né dalle autorità, ma sul fatto che sia lui non c'è nessun dubbio.

Dopo le conferme arrivate dall'Islanda, è stato lo stesso Everton a fornire indirettamente tutte le prove che il giocatore incriminato è Sigurdsson, a partire dall'elenco dei giocatori convocati per la tournée prestagionale, passando per la sua assenza sistematica ad allenamenti e partite, fino ad arrivare all'ultimo atto che certifica come la carriera dell'islandese sia davvero a rischio. Il centrocampista infatti non è stato inserito nel roster consegnato dal club di Benitez alla Premier League, ovvero la lista dei giocatori utilizzabili in campionato. È possibile iscrivere 25 calciatori di età superiore ai 21 anni, l'Everton ha scelto di lasciare un posto vuoto comunicandone solo 24: il nome che manca è proprio quello di Sigurdsson, che dunque non potrà mettere piede in campo – anche qualora venisse scagionato – fino al prossimo gennaio, quando al termine della finestra di mercato invernale si potranno fare dai cambi nell'elenco. Intanto la sua ‘sparizione' finirà per forza il 16 ottobre, quando dovrà presentarsi in tribunale per la prima udienza che lo vede imputato per pedofilia.

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