video suggerito
video suggerito

Indagati Cellino e il Brescia per riciclaggio e reati tributari: perquisizioni in tutta Italia

Anche la giustizia ordinaria si abbatte sul Brescia e sul suo proprietario: il club lombardo e Massimo Cellino sono indagati per riciclaggio e reati tributari collegati alla commercializzazione di crediti fiscali inesistenti per oltre 4 milioni di euro. Perquisizioni in tutta Italia.
A cura di Paolo Fiorenza
162 CONDIVISIONI
Immagine

La tempesta sportiva che da giorni si sta abbattendo sul Brescia, non solo penalizzato e dunque retrocesso in Serie C, ma anche a un passo dal fallimento per il mancato versamento entro lo scorso 6 giugno di stipendi, contributi e ritenute dei calciatori (passo necessario per completare l'iscrizione della squadra a un campionato professionistico, col conseguente rischio di dover ripartire dai dilettanti), si allarga adesso alla giustizia ordinaria: la guardia di Finanza ha effettuato una perquisizione nella sede del Brescia e nei confronti di 25 soggetti (11 persone fisiche e 14 persone giuridiche), a diverso titolo indagati per riciclaggio e reati tributari collegati alla commercializzazione di crediti fiscali inesistenti per oltre 4 milioni di euro.

Il Brescia e Massimo Cellino indagati per riciclaggio e reati tributari

L'inchiesta è collegata dunque proprio all'acquisito di crediti di imposta, risultati inesistenti, utilizzati per pagare i contributi di febbraio e aprile, un'operazione costata al Brescia la penalizzazione di 8 punti, di cui 4 punti scontati nella stagione 2024-25, che hanno causato la retrocessione in Serie C, e altri 4 punti da scontare nella stagione 2025-26 in Serie C, qualora il club lombardo riesca a iscriversi. Tra gli indagati figurano Massimo Cellino, lo stesso Brescia calcio e il commercialista Marco Gamba, il professionista che aveva seguito la società biancazzurra nell'acquisito dei crediti di imposta risultati poi inesistenti.

Un recente striscione esposto dai tifosi del Brescia contro Massimo Cellino
Un recente striscione esposto dai tifosi del Brescia contro Massimo Cellino

Le perquisizioni sono state eseguite in tutta Italia: militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brescia, con la collaborazione dei reparti territorialmente competenti, le hanno effettuate nelle province di Brescia, Milano, Arezzo, Massa Carrara, Roma, Napoli, Benevento, Avellino, Caserta, Potenza e Taranto, nei confronti dei 25 soggetti a diverso titolo coinvolti nella commercializzazione di crediti inesistenti e nelle conseguenti condotte riciclatorie.

L'indagine delle Fiamme Gialle avrebbe permesso di svelare l’esistenza di un articolato schema fraudolento atto a consentire a diverse figure imprenditoriali di beneficiare indebitamente di crediti IVA inesistenti. In particolare, gli indagati – avvalendosi di società fiscalmente inadempienti, prive di sedi operative e rappresentate da soggetti gravati da numerosi precedenti di polizia in materia di reati fiscali – avrebbero generato crediti fiscali fittizi per un importo quantificato in oltre 4 milioni di euro.

Questi crediti sarebbero stati successivamente ceduti, tramite una ulteriore società ‘veicolo', a diverse persone giuridiche, tra le quali il Brescia Calcio S.p.A., al fine di consentire un abbattimento del carico fiscale e contributivo. Questa società ‘veicolo', con sede dichiarata a Milano, sarebbe risultata priva delle necessarie autorizzazioni per l'esercizio della specifica attività finanziaria, nonché sprovvista di un'effettiva e idonea struttura imprenditoriale. Nelle indagini, sarebbe emerso anche il coinvolgimento di uno studio di professionisti operanti prevalentemente nel territorio bresciano.

162 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views