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In campo c’era Messi, ma Perù-Argentina è stata la partita di Lapadula

Gianluca Lapadula ha giocato tutti i 90 minuti di Perù-Argentina (0-2) valida per le qualificazioni ai Mondiali. Una gara ‘agrodolce’ per l’italo-peruviano osannato dai propri tifosi (per l’inno cantato a squarciagola) e difeso apertamente nonostante la sconfitta. Ma non è mancato un sospetto: che i suoi compagni non l’abbiano ancora del tutto accettato in Nazionale.
A cura di Alessio Pediglieri
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Per Gianluca Lapadula si è consumato il secondo atto ufficiale della sua nuova avventura in Nazionale, con la maglia del Perù, a pochi giorni dallo storico esordio (contro il Cile). L'occasione è stata la grande sfida contro l'Argentina di Leo Messi, valida per le qualificazioni ai prossimi Mondiali e che ha visto l'Albiceleste trionfare 2-0 (con i gol di Gonzalez e Martinez). Per l'attaccante, oggi al Benevento, 90 minuti da punta centrale nel 4-2-3-1, lo schieramento voluto dal ct Gareca.

Una ‘prima' in casa (anche se a porte chiuse) agrodolce, composta da note positive (la dedizione vista in campo fino al 90′) e altre che hanno suscitato perplessità (l'atteggiamento complessivo dei compagni nei confronti dell'attaccante). Tutto ciò, nel suo insieme, ha destato più di una perplessità sulla presenza dell'attaccante in campo, che è apparso spesso estraniato dalla manovra della squadra.

Il grande sospetto su Lapadula da parte dei tifosi

Ne è nato più di qualche malumore tra i tifosi che hanno seguito la partita, alimentando un sospetto ben preciso: la presenza di Lapadula in Nazionale sembrerebbe non essere stata ancora del tutto accettata da parte dei suoi compagni. 90 minuti in cui i passaggi per l'attaccante del Benevento sono arrivati con il contagocce e la sensazione che la squadra non abbia giocato per lui, malgrado fosse l'unica punta di ruolo in campo.

Tanti i ‘meme' e i commenti social arrivati via web durante e dopo il match, soprattutto a difesa di Lapadula, ‘vittima' di una sorta di ‘boicottaggio' all'interno della squadra. I tifosi del Perù hanno incentrato tutta la propria attenzione verso ‘El Bambino de los Andes' trasformando Perù-Argentina nella partita di Lapadula. L'attaccante ha subito attirato l'attenzione cantando l'inno nazionale a pieni polmoni e con un trasporto che è stato subito apprezzato dai tifosi: il video di lui che canta, è così diventato subito virale sui social network, trascinando il nome della punta tra le principali tendenze su Twitter.

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Lo schiaffo di Paredes a Lapadula

Lapadula è stato anche protagonista di un episodio controverso durante Perù-Argentina: mentre il risultato era già stabilito sul 2-0 per l'Albiceleste, c'è stato un principio di rissa a seguito di un calcio di punizione. L'Argentino Leandro Paredes ha colpito con una manata al volto l'italo-peruviano: un gesto ripreso dalle telecamere ma non dal VAR e dall'arbitro e che avrebbe sancito l'espulsione dell'argentino. Nessun provvedimento in campo, ma tanta rabbia dei tifosi sui social, a difesa ancora una volta di Lapadula.

La reazione a fine partita

Alla fine sono arrivate anche le dichiarazioni dello stesso attaccante italo-peruviano, con grande rammarico per non essere stato decisivo in una gara fondamentale per le qualificazioni ai Mondiali 2022 e che ha visto il Perù fermo a quota zero dopo le prime due partite: "Mancano ancora 14 partite" ha sottolineato Lapadula "ma era importante partire bene. Sono sicuro che il tempo ci potrà aiutare, è una strada molto lunga ma sono sicuro che la nazionale migliorerà. La mia presenza in squadra? Credo sia l'attaccante a dover dare una mano ai compagni, ringrazio tutti per l'aiuto e per l'inserimento. In futuro mi auguro di poter dare il mio contributo ad una squadra che è già di per sè molto forte"

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