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Il vero motivo delle lacrime di Dybala: dopo l’addio di Ronaldo alla Juve è cambiato tutto

L’infortunio di Paulo Dybala non dovrebbe essere grave. Il motivo del pianto inconsolabile dell’argentino nel momento in cui ha dovuto lasciare il campo nel match contro la Sampdoria non è strettamente legato all’entità dei suoi problemi muscolari bensì al suo nuovo ruolo nella Juventus dopo l’addio di Cristiano Ronaldo e del momento delicato vissuto dalla formazione bianconera.
A cura di Michele Mazzeo
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L'uscita dal campo in lacrime di Paulo Dybala dopo appena 20 minuti di gioco del match contro la Sampdoria non è passata inosservata. Il pianto inconsolabile del calciatore argentino, costretto a lasciare il campo per un problema muscolare alla coscia sinistra, lasciava pensare che si trattasse di un infortunio molto serio che compromettesse la sua intera stagione. E invece il vero motivo di quelle lacrime sembra essere un altro.

Nella peggiori delle ipotesi infatti il numero #10 della Juventus potrebbe stare fuori per un mese e tornare quindi in campo per la fase clou della stagione bianconera. Più realisticamente, se non dovesse trattarsi di uno strappo, salterà solo le prossime due gare e tornerà dopo la sosta per le Nazionali. Cosa che un calciatore che ha già avuto in passato questo tipo di problemi muscolari sa benissimo. E allora, alla luce di ciò, inevitabilmente viene da chiedersi il perché di quella reazione nel momento in cui è dovuto uscire dal campo nella gara di campionato contro la Sampdoria.

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Il motivo va ricercato nel suo nuovo ruolo all'interno dello spogliatoio della Juventus dopo l'addio di Cristiano Ronaldo e Gigi Buffon. Paulo Dybala infatti quest'anno, per la prima volta dal suo arrivo a Torino, ha assunto la leadership della formazione bianconera (come dimostra il suo gesto verso i compagni dopo il pareggio casalingo contro il Milan). Ed è stato proprio il peso di questa responsabilità la causa delle lacrime della Joya.

L'argentino leader fuori dal campo e faro dentro al terreno di gioco della squadra di Massimiliano Allegri (nei 20 minuti giocati contro la Samp ha messo a segno un gran gol e servito due pregevoli assist sciupati poi da Chiesa e Morata) avrebbe infatti voluto continuare a caricarsi la Juventus sulle spalle in questo momento difficile (dopo sei giornate il gap dal Napoli capolista è di 10 punti) per arrivare al momento del rinnovo di contratto, sempre più vicino, da uomo simbolo della squadra.

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Più che la gravità dell'infortunio, dunque, sembra essere stata la consapevolezza di mancare in almeno due partite molto importanti per il proseguo della stagione bianconera (quella con il Chelsea in Champions League e il derby di campionato in casa del Torino) la causa di quel pianto inconsolabile all'uscita dal campo nella gara, poi vinta dalla Juventus, contro i blucerchiati.

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