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Il tifoso si arrabbia, estrae la pistola e spara all’arbitro: ricoverato in condizioni gravissime

La follia si è consumata in Argentina durante l’intervallo. La vittima, Oscar Antonio Pérez, aveva litigato poco prima con alcuni tifosi, poi gli spari. L’aggressore si è dato alla fuga.
A cura di Alessio Pediglieri
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Due colpi alla schiena. Così un tifoso arrabbiato per come stava andando la partita, ha deciso di farsi giustizia da solo nel peggiore dei modi contro l'arbitro reo di non aver diretto a dovere. Il tutto è accaduto durante una partita di periferia in Argentina, nella città di Yerba Buena, situata nell’ovest della provincia di Tucumán durante l'intervallo tra primo e secondo tempo.

Una pura follia, che si è consumata vicino alle tribune poco dopo un diverbio tra il direttore di gara e alcuni tifosi che assistevano alla partita. Ad avere avuto la peggio è stato Oscar Antonio Pérez che è crollato sul terreno di gioco colpito da due colpi d'arma da fuoco. Immediati gli interventi di soccorso che gli hanno salvato la vita: trasportato al più vicino ospedale in condizioni gravissime, è sotto costante osservazione. Intanto, stanno proseguendo le indagini per ricostruire l'accaduto.

Fondamentali sono state le testimonianze oculari, di altri che erano presenti alla gara e che hanno assistito all'incredibile e tragico epilogo. Poco dopo il fischio ci metà gara, il signor Pèrez si è seduto su una sedia in attesa di far trascorrere il tempo dell'intervallo quando si è avvicinato alle tribune per discutere con un paio di tifosi che avevano iniziato a protestare. Qualche parola di troppo, poi di nuovo la calma, fino ai colpi da sparo che hanno colpito il direttore di gara. Adesso, come riferiscono le cronache locali si trova in terapia intensiva ancora in condizioni serie per le ferite alla schiena.

Anche la polizia è arrivata sul luogo della sparatoria e sta ricostruendo la sequenza degli avvenimenti. Intanto l'autore del folle gesto non è stato ancora identificato: dopo aver sparato all'arbitro è salito su un motorino e si è dato alla fuga. L'organizzazione dell'incontro di calcio ha sottolineato l'estraneità alla vicenda, confermando alle autorità che l'aggressore non ha nulla a che fare con il torneo.

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