Il primo pensiero di Haaland dopo la FA Cup è per la Champions: lo dice a tutti i compagni

Nella finale di FA Cup vinta contro il Manchester United grazie ad una doppietta di Gundogan non è arrivato il 53° gol della sua pazzesca stagione. Poco male per Erling Haaland che dopo la Premier League ha messo in bacheca un altro trofeo nella sua prima eccezionale stagione alla corte di Guardiola. Una vittoria fortemente voluta a giudicare dall'entusiasmo che il norvegese ci ha messo nei festeggiamenti, risultato come uno dei più "caldi".
L'ex di Salisburgo e Borussia Dortmund dopo il fischio finale si è lasciato andare alla gioia. D'altronde pur non sfoderando la sua miglior partita contro i Red Devils, Haaland ha tenuto costantemente in apprensione la difesa avversaria, facendo bene il suo lavoro. Ecco allora che dopo il fischio finale, il ragazzone nordico si è scatenato. Scherzi a Bernardo Silva, trofeo ostentato con i compagni e poi show negli spogliatoi come mostrato anche da diversi video.
Si è integrato alla perfezione Haaland non solo negli schemi di Pep Guardiola ma anche a livello di gruppo. Un vero e proprio uomo squadra anche a giudicare da quanto accaduto nel post-partita. L'attaccante che ha rischiato di rimediare un curioso infortunio al collo dopo che un altrettanto incontenibile Pep Guardiola gli è saltato addosso, ha voluto serrare i ranghi in vista della prossima attesissima sfida del Manchester City, ovvero la finale di Champions League contro l'Inter.
Dopo aver chiamato ad uno ad uno tutti i suoi compagni in campo, Haaland ha pronunciato poche parole ma significative ovvero "dai, ancora uno". A tenere alta dunque l'attenzione in vista della finale della massima competizione continentale in programma il 10 giugno a Istambul che in caso di vittoria potrebbe completare il triplete. Mentalità pazzesca da parte del norvegese che si conferma un vero e proprio cannibale. Il suo primo pensiero dopo il trionfo in FA Cup, prima di dedicarsi alle celebrazioni è stato per la prossima partita quella che potrebbe regalare un posto nella storia al Manchester City.