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Il primo incontro tra Superlega e UEFA diventa “un agguato”: Ceferin si presenta con una sorpresa

Aleksandr Ceferin ha accolto i rappresentanti di A22 Sports, neonata società che vorrebbe rilanciare anche il progetto Superlega, con una dimostrazione di potere senza precedenti.
A cura di Alessio Pediglieri
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Non c'è spazio per le trattative e per le discussioni: l'UEFA non si muoverà dal proprio convincimento che nessuna alternativa potrà essere considerata valida sul fronte del calcio europeo. Un messaggio che sembrava potesse cambiare in questi ultimi giorni, con l'apertura da parte del presidente Ceferin ai vertici di A22 Sports, la nuova realtà nata proprio per promuovere soluzioni differenti, tra cui la riproposta di una Superlega rivista e corretta. Invece, l'appuntamento in programma a Ginevra martedì 8 novembre si è rivelato una vera e propria "imboscata" a tradimento.

Tutto sembrava apparecchiato per un possibile dialogo: un sorridente Bernd Reichart – CEO di A22 Sports – era apparso sui profili ufficiali societari annunciando al mondo che avrebbe da lì a poco incontrato il presidente Ceferin per aprire le porte ad un confronto costruttivo. Il primo – possibilmente di una lunga serie – a pochi giorni dalla nomina di Reichart a capo del gruppo venuto alla luce lo scorso 19 ottobre: "Buongiorno a tutti" aveva esordito sull'account  Twitter di A22 Sports "avrò una riunione personale con Aleksandr Ceferin, presidente dell'Uefa per discutere di quanto si è fatto nelle ultime settimane con molti club. Il dialogo deve continuare, lo dirò all'UEFA. State collegati perché vi terrò informati".

Poi, però, non è apparsa alcuna notizia sul confronto con Ceferin sul quale è calato il silenzio dei vertici di A22 Sports. A parlare, invece, è stata proprio la UEFA attraverso il proprio sito ufficiale in cui ha dato un riassunto di quanto è avvenuto nelle stanze di Ginevra. Che non è certo ciò che si aspettava Reichart, ovvero un colloquio privato. "L'UEFA ha accolto una richiesta di incontro di A22 Sports, un'impresa commerciale privata, oggi a Nyon, offrendo loro la possibilità di rivolgersi a tutte le vere autorità rappresentative del calcio europeo" si legge nella nota ufficiale. "I vertici della UEFA, guidati dal presidente Aleksander Čeferin, e alti rappresentanti delle leghe nazionali, dei club, dei giocatori e dei tifosi, hanno sottolineato insieme che l'opposizione all'autoproclamata Super League rimane schiacciante oggi come lo è stata dall'aprile 2021".

Basterebbero solamente queste poche righe per capire cosa sia realmente accaduto nel primo pomeriggio di martedì 8 novembre: mentre Reichart era convinto di vedersi a quattr'occhi con Ceferin, condizione prediletta per un confronto diretto aperto al dialogo, si è trovato di fronte ad una vera e propria "Task Force", uno schieramento delle più alte cariche del calcio europeo, "schierate" a fianco dell'UEFA per ascoltare ciò che aveva da dire il CEO di A22 Sports. Una situazione imprevista ma ben meditata da Ceferin, a tal punto che c'è chi ha parlato di una vera e propria "imboscata" ai danni dei sostenitori della Super League e di altre iniziative esterne all'UEFA.

Per capire nel dettaglio l'ambiente che Reichart si è improvvisamente trovato di fronte aprendo la porta della sala congressi UEFA basta l'elenco inserito nel comunicato ufficiale. Oltre al top management UEFA, all'incontro erano presenti – tra gli altri – tutti i presidenti dei principali campionati europei da Javeir Tebas per la Liga a Luigi De Siervo numero uno della Lega Serie A, fino a Mathieu Moreuil, Direttore delle Relazioni in Premier, Donata Hopfen, CEO della Federcalcio tedesca e Vincent Labrune, della Ligue francese. Non solo, era schierato tutto il quartier generale dell'ECA (una volta presieduto da Andrea Agnelli) con a capo Nasser Al-Khelaifi, e con Karl-Heinz Rummenigge, Presidente onorario e Oliver Kahn, Vicepresidente, al suo fianco.

Reichart si è ritrovato improvvisamente uno contro tutti, la A22 Sports era rappresentata da lui in qualità di CEO e da Anas Laghrari e John Hahn che si sono ritrovati in una situazione di evidente svantaggio e soggezione davanti ad una dimostrazione di pura forza da parte dell'UEFA e soprattutto di Ceferin, senza precedenti. L'esito dell'incontro? Da parte di A22 Sports non è stato rilasciato alcunché ma lo si può evincere ancora una volta dalla nota formale dell'UEFA.

Nel comunicato, che appare quasi un proclama di vittoria, la posizione "intransigente" dell'UEFA di fronte a qualsiasi idea esterna è stato ribadito come l'unica via da percorrere: "Il calcio europeo continuerà a restare unito fermamente per lo sviluppo futuro positivo del gioco e della società. L'UEFA non vede l'ora di accogliere tutte le parti interessate e i partner riconosciuti del calcio europeo alla seconda Convenzione sul futuro del calcio europeo alla fine di questa settimana, dove prevarrà un dialogo costruttivo. Le discussioni riguarderanno argomenti dal buon governo e dalla competitività all'ulteriore sviluppo del calcio femminile".

La risposta di Reichart: "Stato di monopolio in discussione alla Corte Europea"

Nessuno spazio per altri argomenti, tantomeno per la Super Lega o ciò che avrebbe voluto  sentirsi dire il buon Bernd Reichart che, in serata ha rilasciato una propria dichiarazione sull'incontro, cercando ulteriori distensioni: "È stato bello incontrare la Uefa e siamo felici che abbiano accettato il nostro invito ad avere uno scambio aperto" ha detto il CEO di A22 Sports che alla fine si è tolto anche un sassolino fastidioso: "Lo status quo attuale è soddisfacente solo per la Uefa ma questa struttura monopolistica è attualmente al vaglio della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, che dovrebbe presentare le sue conclusioni nella primavera del 2023″. Punture di spillo su strati di cuoio, perché Ceferin ha già mostrato come intenderà portare avanti il dialogo: solo alle sue condizioni.

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