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Il primo Clásico senza Messi: i numeri della Pulce nei duelli tra Barcellona e Real Madrid

Il primo Clásico senza Lionel Messi dopo 16 stagioni. Sembrava impossibile ma questo momento è arrivato. Il fuoriclasse argentino ex Barcellona è stato dominatore incontrastato dei duelli contro il Real Madrid degli ultimi 15 anni e sarà la prima volta che le due squadre scenderanno in campo senza i simboli dell’ultima decade di questo match: la Pulce e Cristiano Ronaldo.
A cura di Vito Lamorte
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Quello che si giocherà oggi al Camp Nou sarà il primo Clásico senza Lionel Messi per la prima volta dal 19 novembre 2005. Barcellona e Real Madrid si affrontano per la rilanciarsi in classifica ma dopo aver perso Cristiano Ronaldo nel 2018 una delle sfide più attese del pianeta e degli appassionati non vedrà in campo la stella argentina dopo 16 anni alla guida della club blaugrana. La Pulce ora è al PSG ma è stato il dominatore indiscusso della più grande rivalità del calcio spagnolo nell'ultima decade e avrebbe potuto ancora potuto esserlo se non fosse arrivata per la sua partenza inaspettata per la capitale francese a causa della delicata situazione economica che sta attraversando la squadra catalana.

Messi ha lasciato la Liga avendo battuto praticamente tutti i record nel Clasico, in linea con quella che è stata la sua carriera: l'argentino ha giocato 45 volte la super sfida, il che lo rende insieme a Sergio Ramos il calciatore che ha disputato il maggior numero di volte i duelli tra Culé e Merengues, ed entrambi, in maniera assolutamente curiosa, ora si trovano a dividere lo stesso spogliatoio al Paris Saint-Germain.

La Pulce è il capocannoniere di questa sfida con 26 reti, otto in più di Alfredo di Stéfano: sono 18 i gol in 28 partite di Liga, sei partite di Supercoppa spagnola e due in due partite di Champions League. Non ha segnato contro il real solo in Copa del Rey, dove ha incontrato i Blancos otto volte, di cui due finali entrambe perse nel 2011 (0-1) e nel 2014 (1-2). Il sei volte Pallone d'Oro fa parte di una cerchia ristretta di calciatori che hanno segnato più di una tripletta in questi epici scontri insieme a Paulino Alcántara del Barça e ai giocatori del Real Santiago Bernabéu, Jaime Lazcano e Ferenc Puskas. È già nella storia quella realizzata al Santiago Bernabéu il 23 marzo 2014, quando Messi segnò il gol del 3-4 nei minuti di recupero e dopo essersi tolto la maglia l'ha mostrata al pubblico. Leo ha segnato in 17 dei 26 Clasicos giocati e ha realizzato ben cinque doppiette contro la Casa Blanca ma nei suoi ultimi sette incontri contro il Real Madrid non è riuscito a fare gli: la sua ultima rete ai Blancos risale al 6 maggio 2018 (2-2 al Camp Nou, 36° turno di Liga).

L'ex blaugrana è anche il miglior assist-man nella storia di questo match con nove passaggi decisivi per i suoi compagni, tre in più del suo ex compagno di squadra Xavi, ma questa statistica include solo le sfide giocate nel XXI secolo.

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C'è solo una classifica che Messi non comanda, ed è quella delle vittorie. Le 19 volte che ha battuto il Real Madrid gli permettono di piazzarsi soltanto in seconda posizione dietro a Paco Gento, che si è ritirato dopo aver festeggiato 21 vittorie nei confronti con il Barcellona. Il bilancio di Messi si completa con 11 pareggi e 15 sconfitte.

Il Camp Nou vivrà il suo Clasico numero 61 degli 87 che si sono giocati in Catalogna: gli altri 26 sono stati ospitati dal campo Les Corts. Leo Messi ne ha disputati 20 nell'impianto della città che lo ha accolto in Spagna: 13 di Liga, tre di Copa del Rey, uno di Champions League e tre di Supercoppa spagnola. Il suo personale bilancio casalingo è di sette vittorie, otto pareggi e quattro sconfitte con 11 gol realizzati, tra cui una tripletta e due doppiette.

Dopo la partenza di Cristiano Ronaldo nel 2018, oggi il Clasico non avrà più nemmeno Leo Messi e il duello ha perso interesse mondiale, e ora le speranze sono tutte riposte in Ansu Fati e Vinícius Jr. Il futuro è già qui per le due superpotenze spagnole e sia il Real Madrid che il Barcellona preferiscono guardare avanti piuttosto che ricordare ciò che è stato, evitando di soffermarsi su un periodo che non si ripeterà più.

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