Il possibile ritorno di Galliani al Milan: ecco quale sarebbe il suo ruolo, tutt’altro che onorifico

Adriano Galliani potrebbe tornare al Milan dopo 8 anni, in un ruolo da super consulente. Le voci sempre più insistenti delle ultime settimane sono state ulteriormente corroborate dall'incontro che nei giorni scorsi ha visto faccia a faccia l'81enne dirigente brianzolo e Gerry Cardinale, ovvero il proprietario del club rossonero attraverso RedBird Capital Partners. In questo incontro, Cardinale avrebbe proposto a Galliani un ruolo consultivo strategico. Dunque l'ex plenipotenziario di Silvio Berlusconi ai tempi d'oro non rientrerebbe nella società di via Aldo Rossi come AD e neanche come presidente al posto di Paolo Scaroni (come pure qualcuno continua a ipotizzare), ma piuttosto con un incarico ad hoc: una figura con peso mediatico, politico e tecnico, da spendere nei rapporti con gli altri club e con le istituzioni calcistiche.

Il ritorno di Adriano Galliani al Milan è possibile: adesso tocca a lui decidere
Secondo i rumors, tra gli sponsor del ritorno di Galliani al Milan ci sarebbe qualcuno che lo conosce molto bene, ovvero Zlatan Ibrahimovic, a sua volta già consulente personale di Cardinale, ma non per questo contrario al rientro di Adriano, anzi. Lo svedese da calciatore arrivò al Diavolo nell'agosto del 2010 dal Barcellona. In quel frangente fu proprio Galliani a condurre personalmente la trattativa insieme a Mino Raiola. Un'operazione che pagò subito dividendi: il club rossonero vinse lo Scudetto nella stagione 2010/11 e la Supercoppa Italiana 2011. Il rapporto personale tra Ibra e Galliani è poi rimasto molto forte.

Inutile dire che i tifosi del Milan sarebbero strafelici di rivedere Galliani in società, visto che il suo nome è legato ai trionfi dell'epopea di Berlusconi: in 30 anni, Adriano ha contribuito in prima persona agli 8 Scudetti e alle 5 Coppe dei Campioni/Champions League vinte dal Diavolo, oltre a tantissimi altri successi.
La proposta fatta da Cardinale a Galliani è concreta, svela ‘Repubblica', adesso tocca all'attuale amministratore delegato del Monza (appena ceduto per l'80% dalla famiglia Berlusconi al fondo americano Beckett Layne Ventures per circa 30 milioni di euro) decidere cosa fare. Con un ruolo tutto da definire nell'organigramma, ma in ogni caso non certo di facciata o onorifico: il ‘peso' di Galliani nel mondo del calcio è tuttora intatto, così come la sua rete di rapporti personali e l'indiscussa abilità da dirigente.