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Il portiere bomber sa che c’è un collega che soffre: “Faccio passare una partita e poi lo chiamo”

Riccardo Gagno è il portiere che ha segnato un gol pazzesco e regalato al Modena una vittoria che avvicina la promozione in B. Nonostante tutto resta umile: “In realtà sono stato fortunato”.
A cura di Maurizio De Santis
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La prodezza e l'esultanza di Riccardo Gagno dopo la rete segnata all'Imolese con un rilancio da 80 metri.
La prodezza e l'esultanza di Riccardo Gagno dopo la rete segnata all'Imolese con un rilancio da 80 metri.

Umiltà. Mai perderla, nemmeno quando la fortuna ti è amica. Rispetto dell'avversario. Sempre, perché puoi perdere anche se vinci e non è un gioco di parole. Testa bassa e lavorare: nel calcio – come nella vita – un minuto dopo aver fatto il miracolo in campo rischi di scivolare sulla più classica buccia di banana e allora nessuno ricorderà più quanto sei stato bravo. Riccardo Gagno lo sa e ha già messo tutto da parte. Meglio non cullarsi troppo e restare concentrati. I riflettori si sono accesi su di lui, il portiere che gioca in Serie C, nel Modena, grazie alla prodezza balistica contro l'Imolese: in pieno recupero ha segnato un gol da 80 metri rilanciando un pallone avvelenato per l'estremo difensore avversario.

Una rete decisiva e pesante: quella del 2-1 e dei tre punti che avvicinano gli emiliani alla promozione in Serie B in virtù del vantaggio di 4 punti sulla Reggiana a due giornate dalla conclusione del campionato. "Non volevo tirare, sono stato fortunato – ha ricordato il numero uno 24enne, originario di Montebelluna -. In quei momenti non capivo niente, ho visto la rete che si muoveva e sentito il boato dei tifosi. Allora ho realizzato che avevo segnato. È stata un'emozione pazzesca".

Qualcosa del genere – non vedere né riuscire a smorzare un tiro che arriva da lontano – è accaduta anche a lui. Allora giocava con la Ternana in Serie C: "Chissà dove avevo la testa contro l’AlbinoLeffe…". E quando ci pensa cambia subito espressione negli occhi, torna sulla terra. Meglio non sfidare troppo la sorte che una volta ti strizza l'occhio e un'altra ti fa lo sgambetto perché la fortuna bisogna anche meritarla. "Mi dispiace per Rossi (il collega dirimpettaio nell'Imolese, ndr) ha aggiunto nell'intervista al Corriere della Sera -. Se capitasse a me starei malissimo. Non so cosa dire per rincuorarlo, posso solo immaginare come si sente e cosa sta provando".

Riccardo Gagno durante un'azione di disimpegno nella sua area.
Riccardo Gagno durante un'azione di disimpegno nella sua area.

Prenderà il suo numero dalla rubrica e gli farà un colpo di telefono. "Farò passare la prossima partita e poi lo cercherò", dice alla Gazzetta dello Sport. Il resto fa parte della cose di campo, quelle che da ragazzino lo vedevano attaccante e poi crescendo lo hanno portato tra i pali seguendo buoni maestri. Gigi Buffon che è il suo modello senza trascurare l'appeal alimentato da "colleghi" come Maignan del Milan, Ederson del Manchester City e Alisson del Liverpool.

Tutti fortissimi tra i pali e in uscita, secondo un'interpretazione del portiere che non è più statica ma di partecipazione attiva al gioco della squadra. E se capita di far gol come Rampulla o Brignoli tanto meglio. Magari in Serie A, dove potrebbe ritrovare l'amico ed ex compagno di squadra, Tonali. "Mi devo ancora rendere conto di quello che è successo". Sogna, ragazzo sogna. Lo hai meritato.

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