4.309 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Il gol di Muntari in Milan-Juventus visto dal protagonista che nessuno ricorda

Quando si parla di Milan-Juventus non si può non pensare all’episodio del gol di Muntari non assegnato nel 2012. In quell’occasione un protagonista, che nessuno ricorda, fu il guardalinee e collaboratore di Tagliavento, Roberto Romagnoli. L’assistente del direttore di gara visse una serata da incubo che di fatto, pose fine alla sua carriera.
A cura di Marco Beltrami
4.309 CONDIVISIONI
Immagine

Quando si parla di Milan-Juventus, è impossibile non pensare al famoso episodio del gol di Muntari. Era il 25 febbraio 2012 quando il pallone deviato dal centrocampista rossonero, in occasione del confronto contro i bianconeri a San Siro, superò nettamente la linea di porta nonostante il disperato tentativo di Buffon. La rete però non venne assegnata per quella che è diventata una delle sviste più clamorose della storia del calcio. C'è un protagonista di quella controversa azione, risultata poi decisiva ai fini del campionato, che nessuno ricorda: si tratta del guardalinee Roberto Romagnoli che in posizione ottimale, spinse l'arbitro Tagliavento a commettere un errore a dir poco grossolano.

Il gol di Muntari in Milan-Juventus del 2012

Le foto relative al gol di Muntari non assegnato in Milan-Juventus del febbraio 2012 hanno evidenziato come il pallone avesse superato la linea di porta di poco meno di un metro, prima dell'intervento di Buffon. Nelle stesse si vede chiaramente la posizione di Roberto Romagnoli, il guardalinee perfettamente in linea con il centrocampista rossonero, e in condizione ottimale per giudicare l'azione. Eppure fu proprio lui stando alle indiscrezioni dell'epoca ad urlare attraverso l'auricolare al direttore di gara Tagliavento, che aveva già indicato il centrocampo (ritenendo dunque valido il 2-0), "non è entrata, sono sicuro". Un errore incredibile che ovviamente scatenò polemiche a non finire e inevitabilmente incise sulla carriera del diretto interessato, protagonista in negativo anche in occasione del gol annullato a Matri per un fuorigioco inesistente.

La carriera di Roberto Romagnoli finita dopo l'episodio di San Siro

Roberto Romagnoli, guardalinee di Macerata di professione commercialista macchiò così una carriera importante. L'ormai ex collaboratore classe 1967 arbitrava dal 1985 e a poco a poco aveva scalato le gerarchie in campo, arrivando a collezionare più di 100 presenze in Serie A, ma anche in Europa operando in match di Champions, Europa League, e sfide tra nazionali. Al suo attivo anche numerosi premi, compreso quello nel 2008 consegnato dall'AIA come miglior assistente nazionale. Romagnoli, reduce da due stagioni ad altissimi livelli, sembrava il profilo perfetto per quel delicato Milan-Juventus, e avrebbe ricevuto anche una deroga che gli avrebbe permesso di arbitrare anche nella stagione successiva, nonostante i 10 anni trascorsi alla CAN A. E invece dopo il clamoroso errore sul gol di Muntari, fu letteralmente messo in panchina, con il ritorno in campo solo in chiusura di stagione, per chiudere così la carriera per limite di permanenza nel ruolo.

Immagine

Prima di quella partita, Romagnoli aveva rivelato agli amici secondo le indiscrezioni de La Stampa, di essere "terrorizzato". La paura probabilmente gli giocò un brutto scherzo in occasione della svista sulla rete del raddoppio rossonero. Quell'incrocio tra la squadra di Allegri e quella di Conte si rivelò un incubo, con il guardalinee che non riusciva a darsi pace per l'errore commesso e per l'aver tratto in inganno l'arbitro. Notti insonni, e chiusura tra le mura domestiche con l'affetto dei parenti più cari, per il commercialista maceratese finito sulla graticola. Il papà Nazzareno ai microfoni de Il Resto del Carlino, raccontò così la reazione del figlio: "L’ho visto molto giù, anche se con lui non ho parlato di quanto successo a San Siro. Fa sempre così: prima di tre o quattro giorni non dice niente e io ovviamente non insisto. Ieri è andato subito al lavoro, perché di cose da fare ne ha tante, mica solo il calcio. Mi è dispiaciuto molto perché lui è un tipo molto sensibile e soprattutto fa grandissimi sacrifici. E’ stato perfetto in tutto il campionato, non ha sbagliato praticamente nulla, e adesso per un episodio viene crocifisso. Sinceramente mi sembra esagerato tutto questo polverone"

Secondo Romagnoli senior, la posizione del figlio era ottimale, ma non altrettanto la visuale: "Ho visto e rivisto l’episodio del gol di Muntari e innanzitutto va detto che Roberto era in posizione ottimale. Probabilmente era concentrato proprio sulla posizione di Muntari per vedere se fosse in fuorigioco. Tra l’altro era una valutazione difficile perché in quel momento c’era Vidal al di là della linea di fondo. L’azione è stata velocissima, una specie di ping pong in area e Buffon ha fatto una parata incredibile respingendo il colpo di testa di Muntari. Va considerato che la visuale non poteva essere ottimale, anche perché limitata in parte dal palo. Insomma, in quella situazione e soprattutto in quella confusione, non è facile vedere se la palla ha superato o no la linea di porta".

Perché Romagnoli non vide che il pallone aveva superato la linea di porta sul gol di Muntari

Ma come ha potuto Romagnoli non vedere che la palla era entrata di quasi un metro nella porta della Juventus? Come ha potuto commettere un errore del genere? Una spiegazione, legata anche ad un precedente, è arrivata da Gianluca Paparesta, ex collega di Romagnoli e arbitro internazionale. A Tuttosport, l'ex fischietto rivelò: "Rivedendo le immagini,  mi è tornato in mente un episodio del 2007. Arbitravo Fiorentina-Roma e Romagnoli era l’assistente di quella partita. Segnò Mancini per la Roma, ma il gol venne annullato per fuorigioco proprio in seguito a una sua segnalazione. Un errore, perché Romagnoli considerò ininfluente la posizione di Pazienza, giocatore della Fiorentina, che era finito dietro la linea di fondo. Il regolamento dice che il giocatore fuori dal campo è da considerare sulla linea di fondo. Pazienza, quindi, avrebbe tenuto in gioco Mancini e quel gol sarebbe stato da convalidare.  Secondo me Romagnoli, da quella volta sempre molto attento a situazioni analoghe, si è distratto per un attimo fatale nel verificare la posizione di Vidal, molto simile a quella di Pazienza, e si è perso il mezzo secondo in cui la palla è stata al di là della linea. La svista è troppo clamorosa per pensare a un errore di valutazione".

Le voci su Romagnoli tifoso della Juventus

Alla fine però quell'errore è rimasto una macchia indelebile nella carriera di Romagnoli, considerato da colleghi e addetti ai lavori un professionista esemplare. All'epoca infatti l'episodio del gol di Muntari ebbe grande eco anche nella sua Macerata. Tante le chiacchiere sull'operato del guardalinee e tra i retroscena, anche quelli relativi ad una sua presunta fede bianconera. Al Resto del Carlino infatti un tifoso rossonero maceratese rivelò: "Ma come si fa a non vedere un gol dentro la porta di 60 centimetri, è un errore clamoroso. Romagnoli è juventino e sicuramente le lamentele di Conte dei mesi precedenti hanno avuto il loro peso. Per di più non è la prima volta che sbaglia contro il Milan, se andiamo avanti così si rischia di falsare il campionato". Di certo ha finito per chiudere, in qualche modo, la sua carriera.

4.309 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views