Il Genoa nega l’abbonamento all’ex presidente Zangrillo, che denuncia: “Mi sono sentito umiliato”

Il Genoa ha negato all'ex presidente Alberto Zangrillo la possibilità di sottoscrivere un abbonamento per la stagione 2025-2026. La notizia l'ha confermata lo stesso Zangrillo, che tutt'ora è membro del CdA del club rossoblu. Una situazione davvero molto particolare questa che è frutto di una querelle tra la vecchia e l'attuale proprietà, che non vuole a Marassi per le partite interne l'ex presidente del club.
Alberto Zangrillo è stato presidente del Genoa
Zangrillo è un personaggio molto noto, la popolarità nazionale la raggiunse perché per tanti anni è stato il medico di Berlusconi. Primario al San Raffaele di Milano, non ha mai nascosto il suo tifo per il Genoa, del quale è diventato anche presidente qualche anno fa. Ora non lo è più, ma aveva intenzione di seguire da tifoso, nelle gare casalinghe, la sua squadra del cuore. Ma l'abbonamento non lo ha potuto fare. Gli è stato negato e per questo ha deciso di sporgere denuncia in Procura, dove ha presentato un esposto sulla vicenda.

"Mi è stato comunicato che non ero una persona gradita"
La storia l'ha raccontata lo stesso Zangrillo al ‘Corriere della Sera', al quale ha spiegato di essersi recato presso il ticket office del Porto Antico per sottoscrivere l'abbonamento, ma non è riuscito, poi, a sottoscriverlo: "Mi sono sentito umiliato, ho provato vergogna per il mio povero Genoa. Il signor Marco Trucco mi ha invitato a seguirlo in un locale antistante l’ingresso dello store e, una volta da soli, mi ha detto: ‘Mi è stato comunicato dal club che lei è persona non gradita‘". Fine della storia? No. Perché Zangrillo successivamente ha deciso di presentare una denuncia recandosi negli uffici del nucleo polizia Economica e Finanziaria dove ha formalizzato il suo esposto.
Il vulnus sarebbe rappresentato dal ruolo di Zangrillo, che starebbe agendo come testimone per la società americana A-Cap, creditrice dei precedenti proprietari (777 Partners). A-Cap nei mesi scorsi ha contestato con una serie di ricorsi, tutti bocciati, l'aumento di capitale sottoscritto lo scorso dicembre dall'imprenditore Dan Sucu, diventato da tempo il nuovo azionista di maggioranza.